Say Something: la disco galattica di Kylie Minogue

Da quanto tempo un primo singolo di Kylie Minogue non riusciva ad eludere le spire della rete (e gli hackers) debuttando in radio come la tradizione di una volta imponeva? Troppo, eppure è accaduto: Say Something, il brano che anticipa l’uscita del quindicesimo album in studio della cantante australiana, DISCO, ha emesso il suo primo vagito stamattina, intorno alle 9:30 (ora italiana), nel bel mezzo di una conversazione da remoto che la Minogue ha avuto con Zoe Ball, conduttrice del Breakfast Show su BBC Radio 2, nel Regno Unito.

Singolo di lancio della nuova era discografica della popstar, Say Something è stata scritta e plasmata da Kylie l’anno scorso, con l’amico e assiduo collaboratore Richard ’Biff’ Stannard, Ash Howes e Jon Green, già produttore di Lost Without You, la perla nascosta del precedente album della Minogue, Golden. Peraltro, è la prima volta in vent’anni di sodalizio artistico che Biff (celebre per aver aver firmato Please Stay, In Your Eyes e Love At First Sight, oltre alle hit delle Spice Girls) può godersi l’onore di vedere una sua traccia pubblicata come apripista di un nuovo LP della diva!

Copertina del singolo ‘ Say Something” (2020)

Dismessi gli abiti da Signora del West (e appesi gli stivali al chiodo), con questo nuovo progetto Kylie ha scelto di tornare nel suo habitat naturale, servendo al pubblico quella che lei in persona ha oggi definito ’disco galattica’. Gli echi di Cerrone e Moroder sul pezzo, cadenzati da leccornie funk e sonorità 80’s, sono tangibili; l’atmosfera è ariosa, spaziale, diversa dallo sciame più modaiolo della Retrowave di Dua Lipa e The Weeknd, a tal punto da risultare nostalgica e gioiosa allo stesso tempo e rientrare in quello stile che l’ex fatina dell’assenzio di Moulin Rouge ama da anni chiamare ’emotopop’.

Certo, non le perdoniamo la carenza di un ritornello vero e proprio, ma potremmo mai biasimare una che, a sorpresa, ci intona fino alla fine della canzone un middle eight pregno di significato e più attuale che mai in un periodo storico che vieta all’umanità il puro e semplice abbraccio? (’Cause love is love, it never ends / Can we all be as one again?’). Eh no, non ci riusciamo.

Copertina del nuovo album ‘DISCO’ (2020)

In attesa del videoclip ufficiale, diretto da Sophie Muller, ricordiamo ai nostri lettori che per DISCO bisognerà pazientare fino al prossimo 6 novembre, ma che l’album è già preordinabile su tutte le piattaforme (e nei suoi tanti formati fisici) via Darenote/BMG Rights Management.

Francesco Cappellano

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