La curiosa sorte dei brani rifiutati da Britney (Terza parte)




Come da circa due settimane a questa parte, diamo seguito su PopSoap allo speciale excursus dedicato agli aneddoti e ai retroscena che attorniano alcune delle canzoni scartate/perse da Britney Spears (e dal suo staff) nel corso degli anni e delle varie ’epoche’ discografiche della reginetta del pop mondiale (qui per recuperare il primo capitolo, qui per leggere il secondo). Stavolta ci addentriamo nell’era di Circus, sesto album in studio della Spears, pubblicato il 28 novembre del 2008, a distanza di dodici mesi dal precedente e più controverso Blackout

Cover dell’album “Circus” (2008)

Telephone

Colui che dal 2002 al 2010 non vedrà più nessuno dei suoi brani apparire in un album di Britney è Rodney Jerkins (in arte Darkchild), il produttore statunitense maggiormente penalizzato durante le sessioni che porteranno alla nascita di Circus. Per il disco che deve necessariamente segnare la prima delle tante rinascite di Britney (e che proprio per questo va completato nel minor tempo possibile), Rodney sottopone all’attenzione della direzione artistica della Jive Records una decina di pezzi, tra canzoni in versione demo già pronte e tracce strumentali per cui lascia alla label piena libertà di scegliere parolieri da affiancargli per la creazione di una topline (melodia e testo). Nonostante l’impegno e le buone intenzioni, tutto il materiale da lui proposto viene bocciato, tranne un brano, Telephone, composto da Jerkins assieme a una certa Stefani Joanne Angelina Germanotta che, nel giro di qualche mese, esordirà nel mondo della musica come Lady Gaga.

Stando a ciò che proprio Gaga dichiara nel maggio del 2008, Telephone non nasce con l’intento di essere offerta a Britney, bensì per apparire nell’album con cui l’aspirante superstar sta pianificando il grande debutto come artista. Le sorti della canzone cambiano drasticamente nel momento in cui Larry Rudolph, manager di Britney, in visita presso lo studio di Darkchild, ascolta per caso il brano e convince sia il produttore che la cantautrice a cederlo alla Spears. Britney provina Telephone qualche giorno dopo, nel periodo in cui le udienze per rivendicare il diritto alla custodia dei due figli (persa a gennaio del 2008 per volere della Corte) si susseguono l’una a poca distanza dall’altra. Proprio a causa del poco tempo e degli impegni contrastanti, Britney e Gaga non si incontreranno di persona in sala di registrazione, malgrado la Germanotta avesse espresso il desiderio di assistere la popstar nelle vesti di produttrice vocale. Insomma, tutto sembra (quasi) procedere per il verso giusto, per la gioia di un gongolante Darkchild, fino a quando la canzone non viene esclusa dalla tracklist finale di Circus a favore della più maliziosa Phonography, prodotta da Bloodshy and Avant assieme agli americani The Clutch (Radar, Freakshow).

Nel frattempo, Stefani Germanotta diviene Lady Gaga, un vero e proprio fenomeno pop acclamato su scala mondiale grazie al primo album The Fame, che riporta in auge la dance music di stampo europeo nella scena commerciale, riscuotendo un successo talmente inaspettato da spingere la cantante dalle origini sicule ad estendere la promozione del disco (uscito ad agosto del 2008) con un’appendice dal titolo The Fame Monster. Ma è proprio qui che viene il bello: alcuni mesi dopo il rilascio di CircusGaga e il suo team contattano la Jive Records chiedendo di poter utilizzare la registrazione di Britney dal demo scartato per trasformare Telephone in un duetto con Mother Monster, da pubblicare nel mini album in preparazione, mentre la Jive (che intanto ha rivalutato il potenziale della traccia) si dichiara favorevole a riesumare il brano in una Singles Collection della Spears, da lanciare sul mercato entro Natale del 2009. A questo punto, Telephone diventa una sorta di pomo della discordia tra Jive e Interscope Records, con quest’ultima che avanza l’idea di un gemellaggio tra The Fame Monster e Singles Collection e propone l’inclusione del pezzo, sotto forma di duetto, in entrambe le release. Risultato? La casa discografica di Britney si rifiuta di darla vinta e Telephone torna nelle mani della Germanotta (stavolta per sempre), evolvendo in una divertentissima collaborazione con Beyoncé e uscendo, per di più, come secondo singolo da The Fame Monster a febbraio del 2010.

Down Boy

Un altro dei pezzi prodotti da Darkchild e scartati da Circus (in questo caso senza che Britney ne incida un demo) è Down Boy, coscritto dall’emergente Tiyon ’TC’ Mack, appena entrato a far parte della scuderia di Jerkins, e prodotto assieme al duo californiano The JAM (Mike Mani e Jordyn Omley). Nel 2009 vedrà la luce nel quinto e ultimo album delle No Angels, girlband nata e assemblata nei primi anni 2000 grazie all’equivalente tedesco del talent show Popstars. La versione incisa dalle ragazze sarà tuttavia curata dal più astuto Aaron Pearce, altro collaboratore di Darkchild, e tra campionamenti sonori che riproducono le sferzate di una frusta, ruggiti di tigre e motivi circensi, il mix finale del brano rappresenterà il pesce grosso scappato via dalla rete del sesto disco della Spears. Anche la produzione del demo originario di Down Boy (così com’era stato inteso per Britney) non andrà persa del tutto: diventerà, qualche mese più tardi, la base musicale di una composizione nuova di zecca, Accessory, interpretata dalla meteora Jordyn Taylor e scelta come tema portante della colonna sonora del film Confessions Of A Shopaholic (2009).

https://www.youtube.com/watch?v=PFPzZqRS2i8

Touched 

Abbiamo già avuto modo di parlare di BoA (soprannominata la Britney asiatica dalla critica locale) e di Look Who’s Talking, uno scarto da In The Zone (2003) ceduto alla popstar sudcoreana e incluso nel suo primo album eponimo, registrato interamente in lingua inglese e destinato al mercato internazionale nel marzo del 2009. A trovare posto nel medesimo LP è un ulteriore brano, Touched, scritto a fine 2007 da Toby Gad, Magnus Wallbert e Arama Brown e spedito alla Jive Records, per Britney, dagli svedesi Bloodshy and Avant. Ritenuto, forse, un po’ troppo hip hop inflected per un disco come Circus, o più semplicemente troppo affine ad alcune produzioni contenute in Blackout, il pezzo viene in un primo momento rifilato (invano) alle Pussycat Dolls, per Doll Domination, e infine pubblicato per l’appunto da BoA.

Pucker Up

Traccia #9 nell’album Fantasy Ride, Pucker Up costituisce uno dei singoli mancati della cantante e ballerina texana Ciara (pupilla di Missy Elliott), specie per le innegabili qualità tipiche degli urban club bangers che tra 2007 e 2008 dettavano legge in campo mainstream. Ma ecco l’aneddoto inatteso: durante una delle interviste rilasciate poco prima dell’uscita del disco, è Ciara in persona a confessare che il pezzo era stato in principio scritto per una ’female superstar’ di cui non vuole svelare il nome. Poco male, dal momento che basterà ascoltare Pucker Up nella sua versione demo per cogliere un nitido ’New Brit’ pronunciato da Darkchild (sì, ancora lui) qualche secondo prima che l’autrice del brano, Kalenna Harper, cominci a cantare.

Whiplash 

Quello tra Britney e la cantautrice Nicole Morier (ex membro del duo Electrocute) è un rapporto speciale: le due si conoscono per la prima volta nel 2006, quando Nicole propone alla Jive/Zomba un brano synth pop dalle atmosfere sognanti e soavi, intitolato Heaven On Earth, che diventa subito parte della tracklist di Blackout. Complice il talento della Morier, la casa discografica decide dunque di affiancarla nuovamente a Britney nella stesura di nuovi testi per Circus, e durante le sessioni in studio tenute insieme a produttori del calibro di Greg Kurstin e Junkie XL e alla sconosciuta band canadese Let’s Go To War, le due creano (e incidono) diversi pezzi da valutare per il progetto. Mmm Papi e Rock Me In passeranno la selezione, mentre altri saranno cestinati. Uno in particolare, Whiplash, coscritto da Nicole e Britney e prodotto da Kurstin, sarà ceduto al gruppo Selena Gomez & The Scene (di cui l’ex star della Disney era ai tempi voce e frontwoman) e pubblicato nell’album When The Sun Goes Down del 2011.  La canzone, distinta da marcate influenze electroclash e rock pop in puro stile Goldfrapp, era stata registrata anche da Britney prima di essere esclusa da Circus, ma ad oggi la sua versione demo rimane inedita.

Francesco Cappellano




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