Marco Carta, ‘Una foto di me e di te’ è il singolo del coming out




Si intitola Una foto di me e di te ed è il nuovo singolo di Marco Carta. Il brano è disponibile da lunedì 29 ottobre su tutte le piattaforme digitali. Una ballad malinconica e struggente, in cui l’artista si rivolge a un padre che non ha mai potuto conoscere. Un padre che lui aspetta “ancora sulle scale” e al quale, questa volta, ha deciso di raccontare la verità, inclusa quella sul suo orientamento sessuale del quale ha parlato il 28 ottobre in un’intervista esclusiva a Domenica Live da Barbara D’Urso.

Marco Carta, cover del singolo ‘Una foto di me e di te’

Marco Carta, biografia

Marco Carta viene al mondo a Cagliari nel 1985, alle 14.45 di un caldo 21 maggio, il primo giorno dei Gemelli. Alla festa del sesto compleanno spegne le candeline promettendo a se stesso: “Da grande farò il cantante”. Da quel giorno dedica ogni energia alla realizzazione del sogno. La musica diventa la sua ragione di vita e una preziosa valvola di sfogo, soprattutto dopo la perdita dei genitori: il padre scompare quando Marco ha 8 anni, la mamma due anni più tardi. Marco cresce assieme al fratello con i nonni materni, coltivando con ambizione ancora maggiore il suo sogno. Nel 2008 Marco Carta vince Amici con il 75% delle preferenze. Il 2009 è l’anno del debutto al Festival di Sanremo, che vince con la canzone La forza mia. L’ultimo album dell’artista è datato 26 maggio 2017, giorno in cui è uscito il suo sesto disco Tieniti Forte.

Marco Carta, testo di Una foto di me e di te

Dicono che Dio per disegnare il mondo
ci ha messo sette giorni

e poi ci sono io all’ombra di mio padre
e avevo sette anni

avrei voluto chiederti qualcosa in più
tipo se è vero che i sogni quando li spendi li perdi
e che gli uomini forti incassano i colpi
senza arrendersi mai, senza piangere mai

dicono che Dio abbia creato tutti
uguali ma speciali

avrei voluto crederci almeno un po’
per poi guardarmi allo specchio
essere fiero di tutto gioire di ogni difetto
e comunque ripetermi che

che non è vero che sei sbagliato
e non hai niente da dimostrare
hai fatto tutto con le tue gambe
anche a costo di farti male
e non ho modo di lasciarti andare
quando ricordo non so immaginare
ti aspetto ancora fermo sulla scale
e in tasca ho una foto di te e me domenica
leggeri di neve e nevica

dicono che Dio ci abbia dato un figlio
per salvarci tutti

e poi ci sono io, ho scelto di gridare
per soffocare i dubbi
avrei voluto renderti fiero di me
e invece hai un figlio diverso
l’ho imparato col tempo
anche senza un esempio
le notti a ripetermi che

che non è vero che sono sbagliato
se quella volta ho scelto di amare
ho chiuso gli occhi e dopo l’ho baciato
trattengo il fiato per non respirare
io non lo so se tu lo puoi accettare
ma ti ricordo e voglio immaginare
di ritrovarti fermo sulle scale
con in tasca una foto di me e te domenica
leggeri di neve e nevica

quando ricordo non so immaginare
io ti ricordo e non so immaginare
ti aspetto ancora fermo sulle scale
ed in tasca ho una foto di me e te domenica
leggeri di neve




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