Manuel Foresta: «Esce il mio album e a breve mi laureo»

È stato pubblicato martedì 7 aprile Colori primari (Rusty Records), il disco d’esordio di Manuel Foresta, noto al grande pubblico per la sua partecipazione alla prima edizione di The Voice Of Italy. Il disco, prodotto da Davide Maggioni, è composto da 10 brani, tre dei quali portano la firma dello stesso Foresta che per la prima volta si svela al pubblico anche come cantautore. Manuel ha presentato a PopSoap la sua opera prima, ma questo – per l’artista – non è l’unico motivo di orgoglio: a breve diventerà dottore in Architettura.

Prima di questo disco ti eri mai cimentato con la scrittura di brani o quantomeno avevi provato a buttar giù qualcosa? Se sì che cosa non ti convinceva a differenza di oggi?
Ho sempre scritto molto, sebbene da ragazzino preferissi la scrittura di pagine di diario e di blog. Ho iniziato a provare a scrivere canzoni in punta di piedi, ripromettendomi che mai nessuno le avrebbe ascoltate. Poi però qualcosa da quel cassetto in cui le tenevo nascoste è iniziata ad uscire, forse il tutto dettato da una mia esigenza di comunicare attraverso la musica qualcosa di ancora più personale.

Come si è svolto il processo di scrittura per i 3 brani del disco che hai firmato?
Ognuna delle canzoni è nata in contesti e momenti diversi. Cecilia è stata la prima che ho scritto tanto tempo fa ed è nata di getto durante un viaggio in autostrada. Ricordo di essermi fermato ad un autogrill e di averla registrata tutta d’un fiato, con il microfono del cellulare.
Un’altra notte scura è venuta fuori nella mia stanza, al buio, in un momento di grande intimità, dopo un incontro importante che mi ha fatto riflettere molto.
Colpevole invece dimostra per me come la musica possa unire, perché è stata scritta a quattro mani con un mio caro amico, Diego Parisi, con cui spesso collaboro in studio di registrazione.

Il disco si intitola Colori primari: abbina ai colori primari rosso, blu, giallo altrettanti brani del tuo disco e spiegacene la motivazione.
Di rosso si tingono le strofe di Quello che sono perché è un brano intenso, vero e diretto, di blu si colora il cielo di Un’altra notte scura perché dentro c’è la consapevolezza nata da una notte di solitudine,   e di giallo esplode tutta l’eccentricità e la solarità de La vita è una danza.

Il nuovo singolo (in radio da oggi, ndr) è proprio quest’ultimo che hai citato ed è una parentesi più leggera all’interno dell’album. Di che cosa parla e come lo descriveresti?
La vita è una danza è un brano da ascoltare a bordo piscina con in mano un malibù ed ananas, oppure in auto con il finestrino abbassato e il vento che ti scompiglia i capelli. È una presa di coscienza del fatto che, anche se a volte per colpa di qualcosa o qualcuno smettiamo di sorridere, è sempre possibile voltare pagina, vivere con un po’ di leggerezza e… ballare.

Il brano ha un piglio british, ricorda molto il primo Paolo Nutini. Rientra tra gli ascolti che ti hanno influenzato a livello musicale?
Assolutamente si, Paolo Nutini è un artista straordinario che ascolto da sempre ed è stato più volte nel mio percorso un punto di riferimento in quanto ad atteggiamento e sonorità.

Manuel Foresta, cover dell'album "Colori Primari"
Manuel Foresta, cover dell’album “Colori Primari”

Avendo in mente come ti eri presentato a The Voice forse ci si aspettava un disco più soul, invece sei andato in un’altra direzione. Come sei arrivato a definire la tua strada musicale?
È successo naturalmente. The voice Of Italy è arrivato ormai un bel po’ di tempo fa e nel corso di questi anni ho sentito l’esigenza di liberarmi da alcuni cliché dettati dalla mia vocalità, ma che ho finalmente scoperto mettere molto in ombra la mia personalità. Nel mio percorso ho avuto la fortuna di trovare persone che mi hanno aiutato a crescere e a scoprirmi. In questo lavoro lo zampino del mio produttore Davide Maggioni e della Rusty Records è stato fondamentale per capire come cucirmi addosso un abito in cui sentirmi completamente a mio agio.

Settimana scorsa hai presentato l’album al Memo di Milano, che cosa hai provato a essere su quel palco per festeggiare l’uscita del disco?
La presentazione del disco è stata una bella opportunità per rincontrare tutte le persone che ho trovato lungo il mio percorso. Ho avuto l’impressione che ci fossero davvero tutti quelli che almeno una volta mi hanno dispensato consigli, che mi hanno concretamente sostenuto in questo lungo percorso che mi ha portato all’uscita dell’album. Ho vissuto questo appuntamento come un battesimo. Da quel giorno, presentando a tutti il mio lavoro frutto di tante notti insonni, ho avuto l’impressione davvero che non si scherzasse più.

Progetti lavorativi per l’estate?
Il progetto per questa estate è quello di portare in giro il più possibile il mio disco e farlo ascoltare a tutti. Per questo ho voglia di cantare e suonare questi brani live con la mia band in tutta Italia. Sono in programma diverse date e il calendario completo sarà pronto a breve!

Come procedono gli studi di architettura? 
Gli studi sono praticamente finiti. Non so come abbia fatto a trovare il tempo di studiare e a sostenere tutti gli esami, ma è successo. Ora resta solo l’appuntamento della tesi che dovrebbe essere tra un paio di mesi, ovviamente a ridosso degli appuntamenti musicali estivi… ma non demordo, c’est la vie!

Manuel presenterà Colori primari in alcuni showcase. Clicca qui per conoscere le date.

Photo Credit: FotoGlamour Studio

Emanuele Corbo




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