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Imagine Dragons: «Il successo ci ha privati degli amici»

Imagine Dragons, cover dell'album "Smoke + Mirrors"
Imagine Dragons, cover dell’album “Smoke + Mirrors”

Una settimana fa gli Imagine Dragons sono stati ospiti della prima puntata del Festival di Sanremo per presentare al pubblico italiano il nuovo album Smoke + Mirrors (Universal Music), disponibile da ieri nei negozi tradizionali e in digital download. Sul palco del Teatro Ariston la band di Las Vegas ha regalato due grandiose performance della hit Demons e di I Bet My Life, il primo singolo estratto dal nuovo disco. PopSoap ha incontrato Dan Reynolds e soci poche ore prima dell’esibizione festivaliera in un hotel affacciato sul mare. Qui il gruppo, che ha venduto ad oggi 25 milioni di brani e 7 milioni di album nel mondo, ci ha parlato del nuovo progetto discografico, definito dalla rivista inglese Q Magazine “una perla di pop-rock moderno”. Gli Imagine Dragons torneranno il 23 novembre al Mediolanum Forum di Assago (MI) per l’unica data italiana del tour mondiale.

Dopo il successo di Night Visions, come vi siete approcciati alla realizzazione del nuovo disco? Avete sentito la pressione del secondo album? 
Dan: L’abbiamo scritto mentre eravamo in tour per promuovere Night Visions, è stato un processo durato due anni e ha catturato molte emozioni, inclusi gli alti e bassi sperimentati durante quel periodo. Non abbiamo avuto il tempo di pensare alle pressioni di replicare il successo del primo disco o scrivere dieci brani come Radioactive e Demons. Speriamo che in questo album si senta la nostra evoluzione, siamo orgogliosi di come è venuto, pensiamo sia onesto.

Nello specifico come sono nati i brani di Smoke + Mirrors?
In uno studio di registrazione costruito in una casa nel deserto di Las Vegas. Più che con Night Visions questa volta c’è stato il tempo di fare esattamente ciò che volevamo con ogni canzone: per esempio quando si è deciso di inserire un coro in I Bet My Life abbiamo avuto il tempo e lo spazio per farlo. Credo che l’album mostri la maturità di questi due anni. Siamo molto fieri del risultato.

A proposito di I Bet My Life, è vero che il brano parla del rapporto con i tuoi genitori?
Sì, sia da bambino che adesso abbiamo avuto un rapporto di amore e odio, sono stato sempre il figlio più problematico. Sai, ho sette fratelli più grandi, tutti molto inquadrati, che fanno gli avvocati e i medici, e io volevo fare il musicista. Questa canzone però vuole mettere da parte tutto questo e celebrare il rapporto meraviglioso con la famiglia. Mia madre ha fatto tanti sacrifici per me e ne fa ancora adesso, lo capisco ora che sono più grande. Ultimamente l’ho suonata per lei, è stato molto emozionante.

So che suonerete in volo, diteci qualcosa di più.
Sì, porteremo con noi alcuni fan per dei concerti molto esclusivi, voleremo verso i diversi club dove suonavamo agli inizi. Sarà un’occasione unica per far ascoltare in anteprima al nostro pubblico i nuovi brani.

Com’è essere una rock band di successo mondiale?
Il successo ci ha dato l’opportunità di aiutare noi stessi e le nostre famiglie facendo ciò che amiamo, e questo è un grande dono: amiamo stare sul palco, viaggiare e vedere tanta gente. Ogni volta che ci lamentiamo per qualcosa ci sentiamo degli egoisti perché ci sono tanti lavori che fanno schifo, e noi siamo fortunati ad essere musicisti. Il rovescio della medaglia per quel che mi riguarda è che non ho più veri amici, li ho persi tutti perché non sono mai a casa.

Ci sono ancora demoni dentro di voi?
Penso che tutti abbiano i propri demoni. Ho scritto Demons perché spesso le persone giudicano credendo di sapere quello che sta attraversando la gente e ciò che sta dietro la facciata. Ognuno di noi ha una storia diversa e il brano parla di accettare gli altri per quello che sono.

Clicca qui per scoprire la tracklist di Smoke + Mirrors.

Photo Credit: Eliot Lee Hazel

Emanuele Corbo




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