The Avener: «Meno male che mamma non mi ha comprato la Vespa»

The Avener, cover dell'album "The Wanderings Of The Avener"
The Avener, cover dell’album “The Wanderings Of The Avener”

Esce quest’oggi The Wanderings Of The Avener (Universal Music), l’album di debutto di The Avener. Il disco contiene la hit Fade Out Lines, brano già certificato doppio platino in Italia. Venerdì 13 febbraio, in occasione della sua partecipazione al Festival di Sanremo, abbiamo incontrato Tristan Casara, vero nome del dj e produttore, eccezionalmente accompagnato da Phoebe Killdeer, colei che – insieme alla band The Short Straws – ha scritto la versione originale della hit sopra citata. Nel disco di debutto, infatti, The Avener ha messo mano a brani di diversi artisti, quali Sixto RodriguezJohn Lee HookerMazzy StarThe Be Good TanyasAndy Bey e Adam Cohen, in un mosaico che mischia blues, underground folk, nocturnal pop, ironic rock e il lavoro di artisti dimenticati degli anni ’70 e ’80.

È vero che hai iniziato a fare il dj perché tua madre non ti ha comprato la Vespa?
The Avener: Sì! (ride, ndr). Andavo a scuola, tutti i miei compagni di classe avevano la Vespa così la chiesi a mia madre ma lei disse di no, per cui ripiegai su un computer con cui iniziai a fare musica.

Da dove è nata l’idea di mettere mano a brani già esistenti?
T.A.: Ho iniziato a comporre sul pc a 15 anni, ma la prima cosa che ho fatto è stata – appunto – cimentarmi con il sampling perché non avevo strumenti per registrare e costava troppo far suonare dei musicisti in studio.

Come siete arrivati tu e Phoebe a collaborare per Fade Out Lines?
Phoebe: Non ci conoscevamo, Tristan aveva sentito la canzone su YouTube. Io ho scritto il brano con Craig Walker degli Archive, poi l’ho rilavorato con la mia band e l’abbiamo pubblicato nel 2011. Tristan l’ha ascoltato, ha contattato la casa discografica e ha proposto il remix. Siamo stati molto fortunati che abbia apprezzato la canzone!

Che effetto ti ha fatto sentire la nuova versione del tuo brano?
P: È stato sorprendente sentire la trasformazione e la chiave di lettura che qualcun altro ha dato alla mia canzone. Mi è piaciuta molto.

Pensate di collaborare di nuovo in futuro?
P: Beh chissà, io ora sto lavorando a Berlino a un progetto che uscirà entro quest’anno.

Tornando al disco, come è avvenuta la scelta dei brani?
T.A.: Sono un dj, quando suono certi brani capisco se alla gente in pista piacciono o no. Però ho cercato di fare non solo un disco di tracce da club: ci sono anche delle parentesi chillout e laddove sento che manca qualcosa aggiungo elementi che possano dare un impatto maggiore rispetto alla versione originale dei brani.

Hai intenzione di remixare brani italiani?
T.A.: Perché no? Ho suonato tanta musica italiana quando ho fatto il dj a Nizza.

Nel frattempo The Avener sarà a Milano il 20 febbraio per un attesissimo concerto al Factory. Per informazioni e biglietti www.mailticket.it.

 

Photo Credit: Tim Rosemberg

Emanuele Corbo




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