Ieri sera al Mediolanum Forum di Assago (Mi) si è tenuta la prima delle due date sold out del Più che Logico Tour 2015 di Cesare Cremonini. Uno show che conferma il momento d’oro del cantautore bolognese, prossimo alla pubblicazione – il 27 novembre – di Logico Project: un cofanetto in edizione limitata contenente 3 dischi (gli album Logico, Più che Logico Live e gli inediti di quest’ultima raccolta), foto inedite dello scorso tour autografate e booklet che testimoniano il lavoro anche estetico svolto sull’intero progetto. “Dopo questo tour voglio fermarmi un paio d’anni per vivere e scrivere il disco più bello della mia vita”, ci ha confidato nel corso di un incontro poche ore prima dello spettacolo.
Felpa e pantaloni neri, sneakers e cappellino sportivo: così Cesare Cremonini accoglie i giornalisti web in un camerino nei meandri del Mediolanum Forum. Un paio di ore più tardi l’artista sarebbe salito sul palco per la prima data milanese del Più che Logico Tour 2015, spettacolo che arriva a distanza di 12 mesi dal precedente Logico Tour 2014. “Questo nuovo show è come fare un goal da centrocampo: è difficile ma mi sta dando tanta soddisfazione” – spiega – “C’era il rischio di ripetersi, ma ho fatto in modo che chi avesse assistito al tour precedente potesse vedere qualcosa di totalmente nuovo. Non volevo semplicemente pareggiare, ma vincere”.
Prova ampiamente superata. Cremonini sbuca dal parterre sulle note di Lost In Th Weekend, brano che apre il concerto in un’esplosione di luci e colori. Uno dopo l’altro scorrono Il comico (sai che risate) e Dicono di me, un’autentica iniezione di adrenalina che svela sin dalle prime battute dello show la potenza della band che accompagna il cantautore (tra gli altri, l’inseparabile Nicola Balestri al basso e un eccezionale Andrea Giuffredi alla tromba).
“Sul palco non mi risparmierò, sono un intrattenitore molto fisico ed energico”, ci aveva anticipato. Effettivamente l’impressione è che dal primo istante Cesare Cremonini si doni completamente al pubblico, senza concedersi quei 10 minuti iniziali che molti suoi colleghi utilizzano per scrutare la folla prima di ingranare definitivamente la marcia. Così sull’emozionante Padremadre, quarta canzone in ordine di esecuzione, l’artista è già in un bagno di sudore. “L’entusiasmo del mio pubblico è una scarica di piacere intenso in grado di liberare un’energia che nella vita di ogni giorno non avrei mai”, ammette davanti ai giornalisti.
I brani, dicevamo. Una scaletta di 21 canzoni (eccezionalmente divenute 22 ieri sera con l’aggiunta di 46, dedicata all’amico Valentino Rossi), 20 delle quali sono singoli di successo. “Ho deciso di inserire anche alcune belle riscoperte, come ‘Maggese’ e ‘Le tue parole fanno male’, che non pensavo avrei più ritrovato sul mio percorso”.
Non mancano le grandi hit come Marmellata #25 e 50 Special che, si stenta a crederlo, hanno ormai spento dalle 10 alle 15 candeline: “In questa fase della mia carriera sto assistendo alla cristallizzazione di alcuni brani nella vita degli altri. Ci sono pezzi che, come se fossero diventati dei classici, fanno parte del background anche delle nuove generazioni, le quali ai tempi non erano nate ma non hanno avuto bisogno che io glieli raccontassi. Questi brani sono come dei figli che diventano grandi e non necessitano più dei genitori”, spiega l’artista.
Come da tradizione, Cesare Cremonini si prende una piccola sosta – soltanto fisica, non emotiva – con un set piano e voce che incornicia Figlio di un re e la ballad Vieni a vedere perché, che il cantautore dedica a Marco Tamburini, trombettista che lo aveva accompagnato nel tour precedente e scomparso nel maggio di quest’anno.
I grandi schermi che mutano forma e contenuti creando scenografie sempre diverse si trasformano in due globi terrestri per Mondo, uno dei numeri di maggior impatto visivo della serata. L’impianto tecnologico però non copre la parte musicale, vero centro dello show. A dimostrarlo, anche la rilettura de Gli uomini e le donne sono uguali e di Una come te in chiave ora più jazzata, ora più rock and roll degli albori con un Cremonini scatenato che si lancia in movenze à la Elvis Presley di Bologna.
La conclusione è affidata – quasi profeticamente – a Un giorno migliore. La grande festa, la celebrazione dell’amore e della vita giungono infatti al termine, ma nessuno ancora sa che fuori da quel palazzetto la vita vera, a Parigi, ha mostrato ancora una volta il suo volto più scuro. Qualcuno ieri sera ha zittito la musica. L’unica risposta possibile è provare ad alzare nuovamente il volume e sperare che un giorno migliore possa davvero arrivare.
Scaletta Più che Logico Tour 2015. Milano, 13 novembre 2015:
Lost In The Weekend
Il comico (sai che risate)
Dicono di me
Padremadre
Le tue parole fanno male
Non ti amo più
La nuova stella di Broadway
Buon viaggio (Share The Love)
Figlio di un re
46
Vieni a vedere perché
Mondo
Logico #1
Io e Anna
Greygoose
Gli uomini e le donne sono uguali
Una come te
Maggese
50 Special
Marmellata #25
Le sei e ventisei
Un giorno migliore
Immagine di copertina: Francesco Prandoni