Laura Pausini 2015

Pausini: le 10 canzoni più belle aspettando “Simili”

Laura Pausini sta per tornare, ed ogni suo ritorno sulle scene musicali è un evento. La cantante partita da Solarolo che ha conquistato il mondo intero pubblicherà il 25 settembre il primo singolo – al momento senza titolo – estratto dal nuovo album Similiprevisto per fine anno. In attesa di ascoltare il materiale inedito della popstar, PopSoap ha selezionato le dieci tracce più belle della sua carriera.

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La foto con cui Laura Pausini ha annunciato su Facebook il suo ritorno

Scegliere dieci canzoni in mezzo a un repertorio di 21 anni è stata impresa ardua e probabilmente questa speciale playlist pausiniana sarebbe diversa se venisse realizzata tra 12 o 24 ore.

Per non complicarci ulteriormente l’esistenza abbiamo deciso di proporvi i brani in rigoroso ordine cronologico, senza avere la pretesa di stilare una vera e propria classifica. Siete pronti per un rapido viaggio temporale nella carriera di Laura Pausini?

1. La solitudine (Cremonesi – Valsiglio – Cavalli) (Laura Pausini, 1993)

Il brano da cui tutto è iniziato: la vittoria a Sanremo ’93, il primo album, il successo internazionale. Difficile pensare a Laura Pausini senza associarle il famoso Marco che “se n’è andato e non ritorna più”. Da allora, invece, Laura ritorna sempre per il suo pubblico.

2. La mia risposta (Guidetti / Pausini – Cheope) (La mia risposta, 1998)

Terzo singolo estratto dall’omonimo quarto album che segna una piccola ma importante svolta nelle sonorità della Pausini, le quali si fanno più internazionali aprendosi – ad esempio – alla musica soul.

3. Tra te e il mare (Antonacci) (Tra te e il mare, 2000)

Il brano è stato il primo estratto dal quinto disco di inediti di Laura Pausini. Si tratta di un regalo dell’amico Biagio Antonacci, che qualche anno più tardi le avrebbe donato anche Vivimi, nonché uno dei cavalli di battaglia dell’intero repertorio della cantante.

4. Surrender (Deviller – Hosein – Smith – Anderson) (From The Inside, 2002)

Il singolo è contenuto in From The Inside, primo ed unico disco della Pausini totalmente in inglese, volto a promuoverla sul mercato americano. La casa discografica però vuole presentare la cantante italiana come artista dance, e infatti di Surrender vengono realizzati diversi remix e la traccia raggiunge il primo posto nella Billboard Dance/Club Play Songs. Ma Laura non si sente rappresentata dalla veste sonora che tentano di cucirle addosso e decide di rientrare in Italia interrompendo la promozione dell’album. Nel 2013 include il brano nel disco 20 – The Greatest Hits con un arrangiamento decisamente più soft in linea con l’idea che lei stessa aveva sempre avuto di questa canzone. A noi però la versione originale piace da morire, perdonaci Laura!

5. Come se non fosse stato mai amore (Pausini – Cheope – Daniel) (Resta in ascolto, 2004).

Terzo singolo estratto dall’album che, nella versione spagnola Escucha, le è valso il Grammy Award nel 2006 come Miglior album pop latino dell’anno. La svolta “rock”. Il miglior album di Laura Pausini.

6. Invece no (Pausini – Carta / Pausini – Agliardi) (Primavera in anticipo, 2008)

Singolo dal forte impatto emotivo, è stato ispirato dalla scomparsa della nonna Teresa. La versione spagnola, En cambio no, si è aggiudicata l’Ascap Latin Music Awards come Miglior brano pop.

7. Bellissimo così (Fratoni – Coro / Pausini – Cheope) (Primavera in ancticipo, 2008)

Nonostante musicalmente parlando ricordi da vicino Una storia che vale (The Best Of Laura Pausini – E ritorno da te, 2001), il brano è uno dei più adrenalinici della carriera di Laura Pausini, e il testo si fa apprezzare per quel pizzico di audacia che diverte. La speranza è che questa traccia venga eseguita più spesso in tour: negli stadi che l’artista affronterà nell’estate 2016 sarebbe perfetta.

8. Casomai (Pausini – Cheope – Vuletic) (Laura Live World Tour 09, 2009)

Uno dei tre inediti contenuti nel cd/dvd che raccoglie il meglio del tour mondiale intrapreso dall’artista in seguito alla pubblicazione di Primavera in anticipo. Il pezzo parla della relazione con il compagno Paolo Carta.

9. Mi tengo (Agliardi – Bassi – Bertolotti / Pausini – Agliardi) (Inedito, 2011)

Quarto singolo dell’album Inedito e, secondo noi, uno dei pezzi più belli mai incisi da Laura. Preziosa la presenza di Niccolò Agliardi per quel che riguarda le parole, emotivamente devastante il bridge.

10. Dove resto solo io (Simonelli – Pausini) (20 – The Greatest Hits, 2013)

Terzo inedito contenuto nella raccolta che celebra i 20 anni di carriera dell’artista, è la canzone che chiude il cerchio aperto da La solitudine: da adolescente che si ritrovava da sola senza desiderarlo, a donna che riesce a stare con i propri affetti in una solitudine romantica e complice.

 

Emanuele Corbo

2 commenti su “Pausini: le 10 canzoni più belle aspettando “Simili””

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