Lo scorso 10 marzo è stato pubblicato Wasted Love, il singolo di debutto di Lush & Simon su etichetta Nameless Records, la nuova label dance nata dal connubio tra Universal Music e il Nameless Music Festival, primo Festival dance italiano la cui quarta edizione si terrà i prossimi 2, 3 e 4 giugno a Barzio (LC). Tra i giovani produttori italiani del momento, Alessandro Miselli e Simone Primiera – questi i loro veri nomi – sono un punto di riferimento per la Progressive House e contano tra i propri sostenitori nomi del calibro di Hardwell e Avicii. A PopSoap Lush & Simon hanno presentato Wasted Love, traccia che li proietta in un mondo più pop e che l’8 aprile è stata pubblicata negli States per Casablanca Records, la storica etichetta di Donna Summer. Il brano è entrato direttamente nella playlist New Music Friday di Spotify, prima volta per un pezzo firmato in Italia.
Rispetto alle release precedenti, Wasted Love è la vostra prima incursione in un territorio più pop. Avete intenzione di battere questa strada in futuro?
Lush: Sì è vero, ci ha anche aperto di più la mente per quel che riguarda i generi musicali e ci stiamo divertendo molto a farlo. Simon: Non è la prima volta che ci addentriamo in un mondo più mainstream perché in Italia il nostro singolo Ahead Of Us fu licenziato da Sony e si sentì molto in radio, però è la prima volta a livello di produzione. Wasted Love è frutto di un’evoluzione del nostro suono: abbiamo cercato di renderlo più facile, sebbene ci sia un cantato a livello melodico non estremamente semplice da ascoltare.
A cantare è Robbie Rosen, che è stato lanciato da American Idol: lo avete scelto voi o vi è stato proposto?
L: Il suo manager lo ha proposto al nostro.
S: Quando ho sentito il suo vocal non sapevo chi fosse perché non ci era stato detto. Tra l’altro non ha vinto il talent show, ma è arrivato in finale ed è molto bravo.
Il pezzo verrà remixato da grandi nomi. In attesa di scoprire chi saranno, potete anticipare a quali tipi di piste saranno destinati i remix?
S: Siccome il vocal è lento, velocizzando molto la traccia si rischierebbe di rovinarlo, perciò stiamo pensando a piste più da club, hip hop e trap. Il singolo viene pubblicato anche in America su etichetta Casablanca e bisogna pensare pure a quel tipo di mercato. In Italia il pezzo sta crescendo piano piano, ma spesso le hit tornano qui di riflesso: se una traccia italiana diventa un successo in America allora rimbalza anche da noi. Se riuscissimo ad avere questo ‘rinculo’ dagli States sarebbe ottimo!
Sapete già come verrà lavorata la traccia in America?
S: Onestamente non sappiamo ancora nulla, ma visto che le canzoni uscite negli ultimi anni su etichetta Casablanca hanno avuto un discreto successo siamo fiduciosi.
Wasted Love è anche la prima uscita della neonata Nameless Records: come vivete questa responsabilità?
L: Qualcuno si deve muovere prima o poi… Io la vivo bene e senza pressioni.
S: È stata una responsabilità venuta dal nulla. Siamo arrivati in Universal per caso e in poco tempo è nata l’idea di pubblicare Wasted Love facendola coincidere con la prima uscita di Nameless Records, anche perché il gruppo di lavoro che sta dietro l’etichetta ci ha supportati sin dai nostri esordi.
Già nel 2013 con Adrenaline avevate ricevuto apprezzamenti da grandi nomi come Tiësto e Hardwell: che effetto vi fa essere stimati e suonati da esimi colleghi?
S: La cosa divertente è che per molti di loro Lush & Simon non è un progetto italiano, spesso ci scambiano per Inglesi. Fa piacere, ma sarebbe ancora meglio essere riconosciuti come artisti italiani che fanno questo tipo di musica. Comunque avere il supporto di gente che sei abituato a idolatrare è un’emozione forte.
Come lavorate a una traccia? Operazione a 4 mani?
S: Non siamo abituati a lavorare in studio insieme, lì ci stiamo per finalizzare le cose. Per il resto l’indipendenza è un fattore importante perché ognuno ha i suoi momenti di ispirazione, io per esempio ce l’ho di notte fonda. Venendo da due background differenti, Lush è molto bravo a scrivere melodie e arrangiamenti della traccia, io mi occupo più della parte ritmica, poi ovviamente ci si scambia le idee.
Qual è stata la genesi di Wasted Love?
S: Abbiamo iniziato a lavorarci a dicembre. Il produttore americano Gazzo via Twitter ci ha proposto una collaborazione sottoponendoci un po’ di tracce vocali e abbiamo scelto quella che più si prestava a ciò che volevamo fare. A lavoro ultimato abbiamo mandato il brano ad alcune etichette, compresa Casablanca che pur apprezzandola ci aveva detto di no. Poi siamo arrivati in Universal e qui dopo qualche settimana ci hanno comunicato che Casablanca la voleva.
Ci avevano ripensato?
S: Forse hanno accettato di occuparsene nel mercato americano dopo essersi assicurati che la responsabilità di farla uscire nel mondo fosse di Universal.
Voi che ci siete dentro, come vedete la scena EDM italiana?
S: È bella, ci sono tante persone che non hanno paura di sperimentare e altri, bravissimi, che purtroppo continuano a fare sempre le stesse cose che qualcuno fa già da più tempo. Merk & Kremont hanno spaccato perché la loro prima release era qualcosa di diverso; quella di Vinai non è stata tanto differente ma era una spaccapista e l’hanno suonata tutti, dai DJ techno a quelli EDM, trance e pop… La scena italiana meriterebbe di più, e non è colpa degli artisti ma di tante persone rimaste ancorate alla scena degli anni ‘90.
Parli del pubblico?
S: No, il pubblico italiano è uno dei più caldi che puoi trovare in un tour mondiale.
L: Chiaramente dipende dalla discoteca in cui vai.
S: Certo, per esempio è stato bellissimo vedere due anni fa al Nameless Festival una distesa di persone che erano lì per ascoltare gli artisti e per saltare.
Parli quindi degli addetti ai lavori?
S: Sì, anche se c’è tanta gente che – ad esempio nei club – sta investendo risorse e tempo per garantire proposte qualitativamente alte nonostante ci rimetta anche in termini economici. La colpa sta su, ma sono sicuro che con il cambio generazionale dei gestori dei locali potrebbe succedere qualcosa.
O anche grazie a voi…
S: Una persona non fa mai la differenza, ma se si creasse una bella famiglia… Prendi l’Olanda, che è sempre stata un punto di riferimento per l’EDM perché si muovevano insieme: quando veniva pubblicata una traccia tutti gli Olandesi la supportavano, anche semplicemente con i repost su SoundCloud. Abbiamo iniziato a farlo anche noi e altri appartenenti a una cricca di artisti italiani, e sta funzionando. Le visualizzazioni salgono, il nome dell’artista circola. È uno sforzo minimo ma i risultati ci sono.
Domenica 24 aprile, a partire dalle ore 23:00, Lush & Simon animeranno l’esclusivo party night della notte del 25 aprile presso i Magazzini Generali di Via Pietrasanta 16 a Milano. L’evento è organizzato in collaborazione con Overmind e School Equipe.
I biglietti per assistere all’evento sono già disponibili in prevendita su www.ticket.papido.it o acquistabili direttamente in loco.