Si intitola Amore e Louis Vuitton ed è il singolo d’esordio di Luisa, novella Material Girl del nuovo millennio, con un videoclip che cita in maniera compiaciuta Madonna, perché se erano materialistici gli anni ’80, figurarsi gli anni ’10 del secondo millennio.
Luisa, la material girl del terzo millennio
La chiave (ironica) di questo esordio musicale di Luisa è nella raffigurazione di una ragazza di 23 anni lontana dalle convenzioni, consapevole di un fascino da agitare come una bacchetta magica per incantare ‘uomini omega’. Una donna che sfrutta la sua bellezza, e non viceversa. Tutto con un tono graffiante e canzonatorio, anche se Luisa arriva a questa riflessione da un percorso che non ti aspetti. Quello di lady che gioca con i luoghi comuni della donna oggetto (oggi dovremmo parlare di uomo oggetto), di cantante che non è solo una cantante, bensì ha una formazione musicale, eppure sfrutta a suo piacimento le timbriche delle tendenze della musica mainstream.
La certificazione di qualità di un brano tra venature r&b, trap e uso esplicito di effetto vocoder, la dà infatti la produzione di Michele Canova che, insieme a Danti (cantautore ed ex membro del duo rap Two Fingerz) è stato una parte importante nella scrittura di Amore e Louis Vuitton. Un lavoro a tre vissuto tra appunti, studio di incisione e fase produttiva.
Chi è Luisa, l’ombra dell’anoressia e la musica
Tra Italia e America, tra Giorgia e Christina Aguilera, Luisa è una newyorchese romana, nata a New York ma dal cuore italiano, che vive da anni a Miami. Proprio il dualismo linguistico, come quello musicale suddetto sono il suo arcobaleno formativo.
La musica ti cambia la vita e a volte te la salva. Così è stato per Luisa. L’anoressia è un’ombra nera con cui ha dovuto fare i conti a 13 anni. Dieci anni dopo, guardandosi indietro, può dire di esserne uscita grazie alla musica e ad una persona: la celebre insegnante di canto Gina Maretta. Nonostante le sue 86 primavere, l’insegnante di Gloria Estefan decide di prendere la ragazza sotto la sua ala protettiva per 6 mesi, in casa sua.
La sensibilità sviluppata dalla giovane artista italo-americana la conduce fino a un riconoscimento sensazionale. Viene selezionata nell’ambito della “Little Dreams Foundation” di Phil Collins e Orianne Collins. Con la fondazione Luisa è salita sul palco il 6 dicembre 2014 esibendosi con Phil Collins, Laura Pausini, Alejandra Guzmán e Richard Marx al Fillmore a Miami Beach. Ancora una volta, per Luisa, un attestato di qualità.