Lollipop: 15 anni fa “Down Down Down” prima in classifica




5 aprile 2001. Al vertice della classifica italiana dei brani più acquistati della settimana c’è una new entry che scavalca persino Luce di Elisa Nobody Wants To Be Lonely dell’accoppiata Ricky Martin – Christina Aguilera: si tratta di Down Down Down delle Lollipop, che in soli 7 giorni vendono 42mila copie del loro singolo d’esordio e conquistano il disco d’oro.

Lollipop Down Down Down
Lollipop, cover del singolo “Down Down Down”

Prima ancora degli idoli dei talent show c’erano loro, le Lollipop. La girl band tutta al femminile è stata il primo caso di prodotto discografico nato dalla sinergia tra musica e televisione. Le 5 ragazze, infatti, furono selezionate sotto gli occhi del pubblico di Italia1 all’interno del programma Popstar, andato in onda da gennaio a marzo 2001. Lo scopo era quello di formare a tavolino un gruppo composto da 5 ragazze, sulla scia del fenomeno delle girl band britanniche, la cui eco aveva ancora un certo appeal nei primi anni del nuovo millennio. A selezionare le aspiranti cantanti una giuria formata da Irene Ghergo, Diego Quaglia (allora discografico della WEA, l’etichetta che avrebbe poi messo sotto contratto le 5 vincitrici) e Daniele Bossari, conduttore del programma.

A metà tra un talent e un reality show, Popstar seguiva da vicino tutte le fasi dei provini portando idealmente i telespettatori sul palco delle audizioni, in sala prove e soprattutto dietro le quinte per carpire gioie, ansie e dispiaceri delle giovani partecipanti.

L’8 marzo 2001, dopo mesi di casting, vennero elette in prima serata le 5 vincitrici: Dominique, Marcellina, Marta, Roberta, Veronica. Conclusa l’esperienza televisiva, le Lollipop si concentrarono sul fronte musicale per incidere il singolo di debutto, girare il videoclip ufficiale e in seguito registrare le voci per le tracce – già selezionate a monte – dell’album d’esordio.


Popstars – Proclamazione delle cinque Lollipop. di pippone02

Il 30 marzo 2001 le ex Messaggerie Musicali di Milano ospitarono l’ultima puntata di Popstar: 2000 fan in adorazione accolsero le ragazze per festeggiare con loro l’uscita nei negozi di Down Down Down. Un successo imponente, che in pochi giorni le catapultò nell’airplay radiofonico e ai vertici delle classifiche di vendita con buona pace di una riluttante MTV che – con atteggiamento snob definitivamente abbandonato negli anni a seguire, considerata la proposta televisivo-musicale degli ultimi tempi – si rifiutava di trasmettere il video delle Lollipop.

Pochi giorni dopo, il 5 aprile del 2001, i dati di vendita parlarono chiaro: il singolo più acquistato della settimana era Down Down Down, e così sarebbe stato per altre 2 settimane consecutive.

Il brano, dal delizioso sapore pop dance internazionale, fu una delle hit della primavera/estate di quell’anno. Ad incrementare il successo commerciale contribuì anche l’affezione sviluppata dal pubblico nei confronti delle 5 ragazze, che nei mesi precedenti erano diventate compagne pomeridiane dei giovani fan di Popstar.

Le Lollipop non erano le cantanti più brave del pianeta, né le più talentuose nel ballo (e non pretendevano certo di esserlo), eppure il pubblico le amava così tanto perché vedeva in loro le ragazze della porta accanto che sognavano di calcare un palco a suon di ritornelli facili e danzerecci, proprio come accaduto anni prima alle Spice Girls. Immedesimarsi nelle aspirazioni delle poco più che ventenni Dominique, Marcellina, Marta, Roberta Veronica era cosa semplice e la realizzazione del loro sogno era un po’ la realizzazione anche del nostro.

Down Down Down aprì la strada al primo album di inediti, Popstars, pubblicato il 1° giugno 2001 e contenente altre 10 tracce perfettamente confezionate, che ben si addicevano all’immagine fresca e leggera del gruppo. 80mila copie circa fu il bottino conquistato dalle ragazze, le quali ben presto, però, si trovarono a dover fare i conti con un mostro chiamato Festival di Sanremo.

La precocità con cui arrivarono sul palco più importante d’Italia nel marzo del 2002 (con quel gioiello che ancora oggi è Batte forte e che continua a riempire le piste gay friendly) e alcuni dissapori interni portarono di lì a poco alla crisi delle Lollipop che, dopo un secondo album pubblicato nel 2004, si sciolsero salvo poi tornare insieme nel 2013 per pochi mesi – orfane di Dominique Fidanza – con il singolo Ciao (Reload).

La favola di 5 ragazze comuni che sognavano di diventare delle popstar con un tocco di make-up e outfit sbrilluccicanti durò poco, ma lasciò un segno indelebile nelle loro vite e in quelle di chi 15 anni fa credette alla possibilità di una girl band italiana. D’altronde, dopo le Lollipop, su quel fronte il nulla (citofonare casa Lucky Star).

I discografici avrebbero probabilmente dovuto sviluppare il progetto con tempi più dilatati permettendo alle ragazze di crescere artisticamente e di diventare più strutturate e credibili; allo stesso tempo, però, l’ambiente musicale e i media non erano ancora pronti ad accogliere artisti che prendevano il microfono passando per la tv. Saranno famosi (poi Amici) sarebbe arrivato solo qualche mese più tardi – e avrebbe comunque impiegato 7 edizioni prima di acquistare la fiducia degli addetti ai lavori -, ma questa è un’altra storia.

 

Emanuele Corbo




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