Il 16 settembre è uscito nei negozi italiani Soy, il nuovo album di Lali entrato direttamente al quinto posto degli album più venduti della settimana. Cantante, attrice e influencer molto amata, Lali è diventata famosa per le sue apparizioni nelle serie tv teen argentine, Teen Angels su tutte. Sabato 10 settembre la giovane popstar ha dato il via al suo tour in Sud America con 4 concerti all’Arena Teatro Ópera Allianz di Buenos Aires tutti sold out e presto, come ci ha rivelato durante l’incontro stampa a Milano, si esibirà anche in Italia. Ma le sorprese non finiscono qui: Lali, durante la sua visita nel Bel Paese, ha girato con Baby K il video per la versione spagnola di Roma-Bangkok.
Dal titolo del disco si potrebbe pensare che si tratta di un lavoro autobiografico, è così?
In realtà non è un album autoreferenziale anche se la title track parla di dove sono nata e cresciuta, di quella bambina che ballava di fronte allo specchio e non pensava sarebbe mai arrivata dove sono ora. Altri brani invece, come Reina, sono nati in seguito a notizie che ho sentito al telegiornale e che mi hanno colpito molto, casi di bullismo in particolare. Non voglio comunque dare dei messaggi con le mie canzoni perché sono ancora giovane, non so praticamente nulla della vita, sto imparando.
I brani sono tutti in spagnolo, non hai mai pensato di cantare anche in inglese?
Credo ci sia un momento per tutto. Ora ho fatto questo disco che con l’appoggio di Sony Music mi apre le porte al mondo. Rispetto molto le mie origini latine, e sarebbe bello cantare in altre lingue, ma per quel che riguarda l’inglese devo ancora migliorare: non voglio che si riduca tutto all’imparare un testo a memoria.
Sei considerata da molti la JLo latina, ti piacerebbe un percorso musicale simile al suo che negli anni è passata dal latin pop al pop, dall’r&b fino alla dance?
Povera JLo, scusa! (ride, ndr). In questo secondo disco ho fatto una fusione di generi e, anche se la colonna portante resta il pop, per certi versi è più rockettaro di A bailar e ho mischiato suoni soul e arrangiamenti a volte con un tono più scuro vicino all’hip hop. Per me il ballo è molto importante per cui penso che in futuro approfondirò proprio il mondo hip hop.
Come ti senti a sapere che anche qui, dall’altra parte del mondo, hai fan che ti seguono con tanta dedizione?
Sono molto grata a tutte le persone che mi seguono, e vorrei dire ai fan italiani di stare pronti perché presto verrò a suonare qui! C’è una grande empatia tra me e il mio pubblico, penso mi vedano per quella che sono, ovvero una ragazza normale e genuina che è riuscita a realizzare il proprio sogno.
Sei anche molto seguita sui social e hai addirittura una tua app…
Quella è stata una mia idea, l’avevo in testa da tempo, è una fonte di informazioni notevole, e poi so che tante persone l’hanno scaricata: mia madre, mio padre, mio fratello… meno male che ho una famiglia numerosa (scherza, ndr).
Per parafrasare il titolo del tuo disco, chi è Lali? Come ti definiresti?
Faccia tosta, genuina, con un buon senso dell’umorismo e grande lavoratrice.