‘La Coinquilina‘ è il nuovo singolo di Chiara Cami, fuori dal 10 giugno per 2o Records e in distribuzione Artist First. Un nuovo capitolo per la cantautrice romana classe 1998 che ci immerge in una storia d’amore urbana che non ha paura di risultare sfacciatamente pop.
‘La Coinquilina’ di Chiara Cami
‘La Coinquilina’ è la storia di Ragazza che conosce Ragazzo, c’è sintonia, forse è quello giusto, finalmente si va al sodo e… lei scopre che lui convive. Da anni.
Chiara Cami canta di un’esperienza spiacevole con l’ironia di chi ride per non piangere, un po’ come farebbe Taylor Swift se fosse di Monteverde e questo fosse il suo esordio in italiano. Ci sono tutti gli ingredienti dell’inno pop per ventenni disillusə: il tono confidenziale dei vlog su YouTube, un ritornello da cantare davanti allo specchio con una spazzola come microfono e un finale rock alla Olivia Rodrigo.
‘La coinquilina’ è anche il primo brano in assoluto prodotto dalla neonata etichetta 2o Records, ultimissimo progetto a firma Arte2o, dopo la Arte2o Music Academy, per promuovere giovani talenti nel mondo della musica.
Chi è Chiara Cami
Classe 1998, Chiara Cami nasce a Roma e fin da piccolissima scrive canzoni e si esibisce in centinaia di video registrati sul primo computer con l’amica del cuore.
Gli anni della scuola sono segnati da una certa difficoltà ad inserirsi nei contesti sociali in cui è immersa: dalla classe alla squadra di pallavolo del quartiere. Per questo Chiara si rifugia nel suo sogno americano, assorbendo tramite la televisione e internet il più possibile della cultura oltreoceano.
A diciassette anni si trasferisce a New York per sei mesi, salvo rendersi conto che l’America non è forse la svolta che aveva immaginato per la sua vita. Torna in Italia e inizia a scrivere canzoni ad un ritmo piuttosto serrato. Arriva seconda al suo primo concorso (LAZIOSound 2019) e porta in Canada i suoi brani in inglese.
Nell’estate 2021 inizia a scrivere in italiano, pur mantenendo le influenze, i temi e i suoni caratteristici delle prime esperienze musicali. Tra le delusioni in amore e quella americana, il filo conduttore sembra essere un sentimento di disillusione verso il mondo patinato dipinto dalle serie TV degli anni 2000.
L’obiettivo è creare un mondo musicale i cui suoni acustici riflettano l’intimità della cameretta in cui i brani sono stati scritti, ma la cui grinta sia allo stesso tempo coinvolgente per il pubblico dal vivo. Tutto questo, mantenendo a fuoco la sincerità con cui i testi raccontano le giornate più o meno ordinarie di una giovane donna alle prese con una vita che non è esattamente come se l’era immaginata.
Foto: Ufficio Stampa