Tra le 40 canzoni che il prossimo maggio saranno eseguite dal vivo sul palco dell’Eurovision Song Contest, atteso nella città di Torino, una più delle altre sta galvanizzando da settimane gli accaniti seguaci dell’evento musicale (giunto alla 66esima edizione), in particolar modo per la sua interprete. Si tratta di SloMo, brano dal trascinante ritmo dembow con cui a portare alta la bandiera della Spagna sarà la cantante, attrice e ballerina Chanel.
Chi è Chanel?
Chanel Terrero, classe 1991, ha la giusta dose di sex appeal, sa cantare e allo stesso tempo ballare, ha una vaga somiglianza con Camila Cabello (con la quale ha in comune le origini cubane), ma sprigiona l’energia irruente di Jennifer Lopez quando si esibisce. Emigrata con la famiglia da L’Avana ad Olesa de Montserratin, in provincia di Barcellona, quando aveva solo 3 anni, Chanel è cresciuta in Catalogna sognando il debutto nel mondo dello spettacolo fin da piccola.
Dopo una lunga gavetta in teatro e in TV, che l’ha vista interpretare ruoli di spicco in diversi musical e fiction (incluso quello dell’infida Lucia Torres nella famosa soap opera Il Segreto), lo scorso 29 gennaio Chanel ha preso parte alla prima edizione del Benidorm Fest, il contest nazionale organizzato nella città omonima e trasmesso sul primo canale della RTVE (Radiotelevisión Española) per eleggere, tramite giuria e televoto, l’artista spagnolo da mandare in rappresentanza del paese all’Eurovision. Sbaragliando la concorrenza degli altri 13 partecipanti, la ragazza ha trionfato durante lo show finale grazie ad una grintosa performance della sua SloMo, che ha mandato letteralmente in visibilio gli utenti dei social media e le ha permesso di guadagnare il favore del pubblico e il numero massimo di voti espressi dai giurati.
SloMo, un caso politico
A decretare la vittoria di Chanel sono state soprattutto la giuria tecnica e quella demoscopica del Benidorm Fest, che hanno rispettivamente premiato la cantante con 51 e 25 punti, facendole avere la meglio sui rivali in gara. Poiché , al contrario, il televoto aveva dimostrato di preferire il trio galiziano delle Tanxugueiras (arrivate terze sul podio con la loro Terra pur avendo ricevuto 30 punti dal pubblico, rispetto ai 20 assegnati a Chanel), uno vespaio di polemiche si è sollevato all’indomani della kermesse.
A causa della sproporzionata mole di minacce e offese ricevute sul web, Chanel si è vista costretta a disattivare (temporaneamente) il suo profilo Twitter ufficiale, non riuscendo più a contenere lo stuolo di odiatori seriali che l’hanno insultata gridando al complotto. Come se non fosse già abbastanza, il PSOE (ovvero il Partito Socialista Operaio Spagnolo), nella figura della segretaria Lidia Guinart, ha puntato il dito contro SloMo e giudicato il brano lesivo per la figura della donna, esortando la RTVE a rimaneggiarne il testo, in vista dell’Eurovision, e accusando sia Chanel sia gli autori di veicolare attraverso la canzone la pratica del ‘sugardaddismo’, un conio con cui il partito si riferisce all’abitudine, tipica di alcune ragazze (anche minorenni), di inviare video e foto sexy a persone più grandi d’età in cambio di denaro. Tutto ciò per via di un equivoco scaturito dall’uso del termine ‘daddies’ nella prima strofa di SloMo, che nello slang americano indica, in realtà, gli uomini forzuti e prestanti dal punto di vista fisico.
‘Llegó la mami, la reina, la dura, una Bugatti’
Come dichiarato da Chanel in più interviste, rispondendo alle critiche sempre più accese, SloMo è un brano da valutare e ascoltare per quello che è, senza cercare pretesti e attribuire ai suoi versi significati ben lontani dalle intenzioni di chi lo ha scritto. A parlare in prima persona nel pezzo è una donna sicura della propria femminilità e del proprio fascino, una sorta di sciupamaschi che ribalta il copione e si diverte ad infrangere cuori e ad illudere chi la corteggia.
Ad intervenire sulla vicenda, esprimendosi a favore di Chanel, ci ha pensato anche una delle conduttrici del Benidorm Fest, la cantante spagnola Alaska che, attraverso i microfoni dell’emittente radiofonica locale Cadena SER, si è fermamente opposta ad una voce di corridoio (rimasta tale per il momento) secondo cui il presidente della RTVE, José Manuel Pérez Tornero, non avrebbe escluso del tutto l’eventualità di edulcorare il testo di SloMo per l’Eurofestival. Appellandosi alla libertà di espressione, Alaska ha voluto dire la sua spiegando che protestare contro qualcosa che non piace è un diritto sacrosanto, ma imporre e pretendere modifiche al testo di una canzone non è accettabile in un paese che si è lasciato alle spalle gli anni repressivi della censura franchista subìta dal cinema, dalla TV e dalla musica.
Attualmente, lo sciame delle polemiche sembra essersi dissipato e Chanel continua a navigare a vele spiegate verso la meta prestabilita.
Un brano pensato per Jennifer Lopez
Le performance con cui Chanel sta promuovendo SloMo sui palcoscenici dei vari eventi legati al contesto eurovisivo hanno spinto molti a paragonare l’artista spagnola a superstar internazionali come Shakira e Jennifer Lopez. Le affinità con quest’ultima, tuttavia, non si limitano alle coreografie e alla grinta dimostrata durante le esibizioni, ma riguardano anche le origini del pezzo. Un recente articolo pubblicato sul quotidiano Brabants Dagblad, nei Paesi Bassi, ha fatto luce sulle dinamiche che hanno portato SloMo in Spagna attraverso le parole del produttore Arjen Thonen, meglio noto come SWACQ, che ne ha creato la base musicale. Stando a quanto svelato da Thonen, la traccia strumentale di SloMo è stata da lui prodotta a luglio del 2021 nel suo studio di registrazione situato a Velsen-Noord, in Olanda, con l’intento di ricavarne una canzone da offrire proprio a Jennifer Lopez.
Scritta originariamente in inglese dalla cantautrice Maggie Szabo, con ispanismi sparsi qua e là tra le strofe, SloMo nasce difatti pensando a J-Lo su consiglio del padrino musicale di Thonen, Keith Harris, batterista statunitense noto per aver contribuito a pezzi registrati da Britney Spears, Madonna e Black Eyed Peas. Nonostante la demo del brano venga regolarmente inviata al team che si occupa di selezionare materiale interessante per la diva portoricana, nessuna risposta sopraggiunge nei tre mesi seguenti. Sarà a quel punto lo stesso Keith Harris a far sapere a SWACQ che la TV pubblica spagnola e le divisioni locali di alcune major sono a caccia di brani per il Benidorm Fest. Dopo un riadattamento del testo in castigliano, ad opera del giovane autore Leroy Sánchez, per SloMo viene indetto un vero e proprio casting, con diverse cantanti (aventi contratto con la BMG e la UMG España) che registrano il brano nella speranza di ottenerlo per prendere parte al concorso nazionale. A testimoniarlo di recente è stata una degli artisti in gara, Sara Deop, la quale ha ammesso di aver provinato SloMo insieme ad altre colleghe, pur sapendo che Chanel avrebbe avuto la meglio sulle varie candidate per interpretazione e presenza scenica.
A questo punto, non resta che aspettare la finale dell’Eurovision Song Contest, prevista il 14 maggio in diretta mondiale dal PalaAlpitour di Torino, per scoprire se Chanel riuscirà a far guadagnare alla Spagna un buon punteggio in classifica (dopo il fiasco del 2021) o, nella più brillante delle ipotesi, a portare a casa la vittoria!