Uscirà venerdì 20 maggio Se avessi un cuore (Warner Music Italy), il quinto album di inediti di Annalisa. Un disco che segna un importante punto di arrivo per l’artista savonese, che finalmente prende in mano le redini del progetto firmando tutti i brani (escluso Used To You, scritto dalla popstar britannica Dua Lipa) vestendoli di un’anima elettronica, suo mondo musicale d’elezione da sempre. Nell’arco di 12 canzoni Annalisa mette a nudo il proprio cuore con una freschezza e una leggerezza inedite, che negli anni scorsi avevamo solo intuito – e aspettato – ma mai toccato con mano: “Penso sia una questione legata all’età: a 20 anni prendevo posizioni molto nette, non c’era così tanto spazio per i compromessi e le tinte intermedie. Crescendo ci si rende conto che è tutta una questione di sfumature e si impara a farsi scivolare addosso alcune cose”, ha dichiarato nel corso dell’incontro con la stampa.
Il disco è stato anticipato a febbraio dal brano sanremese Il diluvio universale, che sembra costituire una storia a parte ascoltando gli altri pezzi…
La considero come una canzone a sé, quasi un’opera unica, perché ha l’importanza e il peso per essere tale. Rappresenta anche il passaggio da ieri a oggi: al di là dell’orchestrazione le sonorità sono già elettroniche. Dopo Sanremo ho voluto aspettare un po’ prima di pubblicare l’album per far sì che il brano avesse un suo percorso indipendente. In realtà vivo Se avessi un cuore come il primo vero singolo di questo progetto.
Il resto dell’album infatti è decisamente di stampo elettropop, e visti i tuoi ascolti di riferimento immagino desiderassi da tempo proporre questo tipo di musica.
Ho sempre amato questo mondo e ad ogni disco che ho fatto ho spinto in due direzioni: essere di volta in volta più presente come autrice e avvicinarmi al mio mondo sonoro, ma non era facile ed era importante non bruciare le tappe. Ho fatto un passo alla volta con l’intento di arrivare proprio qui.
Una delle parole chiave del disco è ‘leggerezza’. Come l’hai declinata nella vita di tutti i giorni e nel tuo modo di fare musica? Hai trovato anche nuove sfumature vocali?
È vero, la leggerezza è un punto focale del disco e nel brano Leggerissima cerco di darle valore in quanto capacità di lasciarsi alle spalle qualcosa, di mollare la presa e forse anche di arrendersi in maniera consapevole. Ciò non vuol dire smettere di lottare ma acquisire un altro punto di vista che ti fa stare meglio, in contrapposizione a tutto ciò che ogni giorno pesa sulle nostre spalle, pur trattandosi di cose che in realtà non hanno peso. Mi piace comunicare con leggerezza e ironia, anche quando parlo di cose pregne di contenuto. Fa parte del mio modo di scrivere e sì, a volte anche del mio modo di cantare.
Una leggerezza che parte dal cuore, come si evince dalla copertina e dal booklet…
Sulla cover mi guardo nella zona del cuore e nel booklet ne viene rappresentata la formazione, come se ogni canzone fosse una parte di coscienza. È un modo per sottolineare quello che dico nella title-track, cioè ritrovare la sensibilità e l’intelligenza emotiva nel momento in cui abbiamo di fronte gli altri, che devono essere percepiti come ricchezza.
A questo proposito il singolo Se avessi un cuore parla di uguaglianza e tolleranza e sembra essere la colonna sonora più adatta per il momento storico che stiamo vivendo, con l’approvazione della legge sulle unioni civili.
Mi piacerebbe davvero tanto che fosse così e sono contenta che tu me lo dica perché sicuramente c’è anche questo nel discorso che faccio in Se avessi un cuore, ma c’è pure tanto altro: è una riflessione più ampia sull’individuo. Penso che la diversità, di qualunque tipo essa sia, non esista e debba essere vista come ricchezza. Certamente nel brano si capisce ciò che penso circa le unioni civili, non ne ho mai fatto mistero e continuo a non farne, ma in generale si tratta di essere sensibili e intelligenti. Abbiamo tante qualità, basta usarle senza farsi influenzare da quel che dicono gli altri e da messaggi che sfruttano la nostra ignoranza su determinati temi. Siamo noi che dobbiamo fare la differenza in primo luogo.
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Dopo le due date di anteprima tour a Milano e Roma, Annalisa terrà alcuni live estivi. Questi gli appuntamenti confermati: 11 giugno – Festival Amore (Stabio, Svizzera); 8 luglio – Sala Roof Casino (Sanremo, Imperia); 31 luglio – Cava di Roselle (Grosseto); 7 agosto – Piazza Kennedy (Pagliare del Tronto, Ascoli Piceno); 11 agosto – Beach Arena (Lignano Sabbiadoro, Udine); 16 agosto – Piazza Ara dei Santi (Collelongo, L’Aquila).
In autunno, ha anticipato l’artista, ci sarà probabilmente un tour nei club.
Dal 20 maggio Annalisa incontrerà i fan negli store delle principali città italiane. Scopri qui tutte le date.
Photo Credit: Federica Putelli
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