Ieri sera il Festival di Sanremo ci ha regalato le restanti 10 canzoni dei Big in gara. La sensazione è che il livello sia stato più alto rispetto alla serata di apertura. A inizio puntata si sono svolte le prime due sfide dei giovani: il televoto ha premiato Chiara Dello Iacovo ed Ermal Meta. Eliminati Cecile e Irama. Di seguito le pagelle di PopSoap sulle canzoni della seconda serata.
Dolcenera, Ora o mai più (Le cose cambiano). La cantautrice salentina porta a Sanremo un pezzo intriso di soul con l’ausilio di due coriste che aggiungono un tocco gospel da brividi. Poco sanremese nel complesso, e questo spiega il fatto che la canzone sia a rischio eliminazione. Voto: 6.5
Clementino, Quando sono lontano. L’artista campano, che incarna il lato ‘buono’ e pulito del rap, canta la lontananza da casa con un occhio di riguardo per la melodia. Ritornello in dialetto per una canzone che scivola via senza lasciare il segno. Voto: 5+
Patty Pravo, Cieli immensi. Classe ed eleganza senza tempo. Magnetismo impareggiabile per un’artista che dimostra di essere al passo anche con autori più moderni come Fortunato Zampaglione, firma del brano in questione. Voto: 7
Valerio Scanu, Finalmente piove. Vagamente ‘mengonizzato’ nel look e nello stile, Scanu ha dalla sua una canzone che potrebbe riservare sorprese nella classifica finale. Dopo anni passati a esibire una tecnica vocale innegabile, Valerio sembra essersi finalmente sciolto dal punto di vista interpretativo. Voto: 6/7
Francesca Michielin, Nessun grado di separazione. Data la qualità del suo ultimo album di20 e dei singoli finora estratti, le nostre aspettative sulla Michielin erano davvero alte e il brano sanremese non ci ha convinti pienamente. Il rischio insipidità è dietro l’angolo. Le radio però impazziranno. Voto: 6-
Alessio Bernabei, Noi siamo infinito. L’ex leader dei Dear Jack ha superato la prova dell’esordio come solista dal punto di vista performativo, diverso invece il nostro parere strettamente musicale. Impressionante infatti la somiglianza con One Last Time di Ariana Grande: fossimo stati nella serata delle cover la valutazione sarebbe stata positiva, ma dovendo giudicare un brano inedito – per quanto ci faccia ballare e il motivetto rimanga in testa da subito – Bernabei si becca un 5.
Elio e le storie tese, Vincere l’odio. La genialità di fondare un intero brano solo su ritornelli sempre diversi. In meno di 4 minuti il gruppo compie un excursus sulla storia della canzone italiana in tutte le sue forme (e cliché), infrangendo qualsiasi schema competitivo. Un solo dilemma ci attanaglia: quale degli 8 ritornelli ci troveremo a fischiettare di più? Voto (per l’originalità dell’esperimento più che per la spendibilità discografica del pezzo): 8
Neffa, Sogni e nostalgia. Un pezzo pienamente nello stile del cantautore, riconoscibile sin dall’attacco. Deliziosamente vintage, in linea con il singolo di grande successo di qualche mese fa Sigarette, Neffa potrebbe già abbandonare la gara e prepararsi a scalare le chart dell’airplay radiofonico. Voto: 6
Annalisa, Il diluvio universale. Per la sua terza volta all’Ariston Annalisa osa. Osa tanto e spiazza. Il suo è il pezzo più difficile da assimilare dell’intero Festival: una ballata epica sostenuta da una voce e un’interpretazione che nelle ultime ore hanno raccolto consensi unanimi. Elegante, sofisticata – nell’arrangiamento quanto nel look – l’upgrade della Scarrone è ancora più evidente se si pensa al brano dell’anno scorso che ci aveva trovati contrariati. Se questa è la nuova direzione musicale intrapresa dall’artista savonese non possiamo che dire bentornata Annalisa. Voto: 6.5
Zero Assoluto, Di me e di te. Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi puntano su un motivo facile, radiofonico, ballabile e in linea con il filone di pop elettronico proposto dal duo negli ultimi anni. Voto: 6+
Gli artisti a rischio eliminazione sono Dolcenera, Alessio Bernabei, Neffa, Zero Assoluto.
Clicca qui per leggere le pagelle della prima puntata.
Immagine di copertina: sanremo.rai.it
3 commenti su “Sanremo 2016: le pagelle della 2° serata”