Il 25 settembre verrà pubblicato per Warner Music Sugar, il nuovo album di Robin Schulz. Il DJ tedesco, che negli ultimi 12 mesi ha incendiato i dancefloor di tutto il mondo, torna a un solo anno di distanza dal debutto con 15 tracce che ne confermano il talento e lo stile, e lo consacrano nell’Olimpo dei producer. L’11 settembre scorso l’artista ha presentato in anteprima assoluta il suo nuovo lavoro alla Reggia di Monza, in occasione degli MTV Digital Days 2015.
Quella di Robin Schulz è una favola – a ritmo di dance – dei giorni nostri. Un successo improvviso che lo ha portato dall’anonimato alla cima delle classifiche mondiali con numeri da capogiro: 7 milioni di singoli venduti, oltre 600 milioni di streaming su Spotify e il vanto di essere uno dei 5 artisti al mondo ad avere addirittura 3 brani nella Global Spotify Chart.
In Italia lo abbiamo conosciuto a suon di remix, quello – incantevole – di Waves di Mr Probz prima e di Prayer In C di Lilly Wood & The Prick poi. Entrambi si sono rivelati grandi successi dell’estate 2014 e hanno spianato la strada al disco d’esordio Prayer, una raccolta di remix e di produzioni inedite.
Ma i club e le playlist dei giovani amanti dell’elettronica richiedono un aggiornamento costante, e così Robin Schulz non si è fatto attendere molto prima di sfornare nuova musica: in primavera ha infatti lanciato Headlights (disco di platino in Italia) seguita a ruota dalla title-track Sugar featuring Francesco Yates.
Ambedue le tracce sono contenute nel disco in uscita il 25 settembre che Robin Schulz ha fatto ascoltare in anteprima alla stampa e ad alcuni fortunati fan all’interno del delizioso Teatrino della Reggia di Monza. Cappellino rigorosamente all’indietro, giubbino a strisce bianche e nere e gli immancabili occhiali da sole, l’artista tedesco si è da subito concesso per foto ricordo con tutti i presenti dall’alto del suo metro e novanta di altezza, centimetro più centimetro meno.
Una volta guadagnata la posizione a lui più familiare, quella dietro la consolle, ha premuto play sciorinando una dopo l’altra le nuove tracce. Sugar è un album in perfetto stile Schulz: fresco, divertente ma mai ‘tamarro’. Ha il merito di portare alle orecchie del grande pubblico voci nuove di cui in seguito tutti parleranno (Ilsey e il sopra citato Francesco Yates ad esempio) e nomi già noti sinonimo di garanzia come Akon (Heatwave) e i Disciples (Yellow).
Nonostante Robin Schulz abbia abbandonato la listening session dopo pochi brani per prepararsi in vista dell’esibizione serale agli MTV Digital Days, l’anteprima è continuata riservando due vere e proprie chicche: una rivisitazione di Save Tonight, hit di Eagle-Eye Cherry del 1997 e soprattutto la traccia di chiusura Moonlit Sky. Si tratta del pezzo più sorprendente dell’intero disco ed è una collaborazione – spiazzante – con Moby. Raffinata e d’atmosfera, segna più di tutte la maturazione del DJ tedesco e lascia intravedere interessanti sviluppi per il futuro.
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