Raffaella Fico: «Basta pregiudizi. Ora canto la mia rabbia»

Raffaella Fico, cover di "Rush - The Album"
Raffaella Fico, cover di “Rush – The Album”

Quando lo scorso maggio ha presentato a Quelli che il calcio il suo primo singolo Rush, il web – nel bene e nel male – è impazzito. Sono piovute critiche da ogni dove, eppure il videoclip, pubblicato qualche giorno dopo, ha totalizzato più di un milione di visualizzazioni. Stiamo parlando di Raffaella Fico, ex gieffina-valletta-naufraga dell’Isola dei famosi e protagonista a lungo delle riviste di gossip, che negli ultimi mesi ha deciso di tuffarsi in una nuova avventura, quella musicale appunto. Così, il 21 ottobre è uscito Rush – The Album (Momy Records-Do It Yourself/Universal Music): dieci brani in inglese che mescolano rap, hip-hop e trap e con i quali la showgirl, attualmente concorrente a Tale e quale show su Rai1, vuole vincere i soliti, italianissimi, pregiudizi che la riguardano. E a PopSoap Raffaella Fico ha rivelato: “Rush non sarà il mio primo e ultimo disco”.

Come ti sei scoperta cantante?
È nato tutto per caso. Ero in macchina con il mio fidanzato (Gianluca Tozzi, ndr), che ha poi prodotto l’album, e mentre canticchiavo i brani che passavano in radio lui si è complimentato con me per la mia voce, e mi ha proposto di intraprendere questa carriera, cosa a cui non avevo mai pensato nonostante abbia sempre amato la musica. Così mi ha portata da Max Moroldo – la sua Do It Yourself ha co-prodotto il disco insieme alla Momy Records – e anche lui ha apprezzato il mio modo di cantare, per cui abbiamo iniziato quest’avventura.

Hai dichiarato che nell’album canti la rabbia e la voglia di riscatto. In che senso?
La rabbia nasce dal fatto che nessuno ha mai creduto nelle mie doti, la gente vede una bella ragazza e pensa che sia stupida. Ecco perché sono in cerca di riscatto: voglio dimostrare che oltre all’aspetto fisico c’è altro.

Per questo nella cover del disco sembri voler mettere a tacere i tuoi detrattori?
(Ride divertita, ndr) Beh sì quel dito è un po’ provocatorio, come per dire: “Adesso state zitti, io canto e voi ascoltate”.

Compresa Selvaggia Lucarelli? (Nei giorni scorsi la blogger l’ha derisa sul proprio profilo Facebook, ndr)
Io non rispondo alle sue provocazioni, vado oltre.

Raffaella Fico. Photo Credit: Angelo Parsani
Photo Credit: Angelo Parsani

Qual è il pezzo del disco a cui sei più legata?
La mia preferita è Twerk, perché amo ballare. È una canzone molto commerciale che può piacere a chiunque, specie a chi adora scatenarsi.

Potrebbe diventare singolo?
A dire il vero non so ancora quale sarà il terzo singolo, anche se a breve ci sarà.

Per parafrasare il titolo del brano Rush, verso che cosa stai correndo?
Rush parla di me e rispecchia la mia personalità, sono una persona dinamica, non mi piace stare ferma, vado di fretta, perché credo che chi si ferma è perduto. Ho sempre voglia di scoprire e imparare cose nuove.

L’intero album ha una forte matrice urban, è questo il genere che più ti piace?
Sì, ascolto molto Rihanna, Beyoncé, Jay-Z, Eminem, Drake… Da questo deriva la scelta di fare 10 brani in inglese, perché propongo un genere internazionale e l’album non è un progetto solo italiano, ma è distribuito da Universal anche in altri paesi europei.

Punti al mercato estero? Ci saranno appuntamenti promozionali anche al di fuori dell’Italia?
Sicuramente si punta anche al mercato straniero; con gli appuntamenti per ora ci concentriamo sull’Italia, è iniziato un tour con firmacopie che toccherà molte città, poi si vedrà anche in base al riscontro. Il tour terminerà il 17 dicembre al Teatro della Luna di Assago con uno vero e proprio show, dove le persone oltre a sentire le canzoni avranno diverse sorprese e ci saranno degli ospiti. Sarà un bell’evento.

Insomma, un concerto come quelli delle grandi popstar.
Sì lo stile è molto internazionale, è anche un modo per stare a contatto con i miei fan.

Oltre ai brani del disco canterai anche delle cover?
È una sorpresa, però credo proprio di sì.

Locandina di "Rush - The Show", il 17 dicembre a Milano
Locandina di “Rush – The Show”, il 17 dicembre a Milano

Alla piccola Pia piace il tuo disco?
Anche se è piccolina le piace la mia musica e sa che sono io a cantare. Quando partono le canzoni dice: “Mamma!” e comincia a ballare.

Nelle ultime settimane ti stiamo vedendo a Tale e quale show: quale personaggio ti è piaciuto di più interpretare e quale ti ha creato più difficoltà?
Sicuramente Gianna Nannini mi ha dato più filo da torcere perché ha una voce molto particolare e graffiata, non è stato semplice.

Eppure è stata quella in cui sei riuscita meglio.
Mi sono impegnata molto per ogni personaggio che ho interpretato, anche imitare Shakira è stato bello, perché ho potuto unire canto e ballo.

Che cosa ti sta insegnando questa esperienza?
Tale e quale show mi è servito per abbattere il pregiudizio che le persone hanno sempre avuto nei miei confronti. Anche quando è uscito il singolo Rush tutti quanti dicevano: “Ma no, non può essere, non è lei che canta!”, invece in questo programma si canta dal vivo e bisogna saperlo fare. Così ho potuto dimostrare che Raffaella sa cantare e che la voce che hanno ascoltato nell’album è la mia.

Photo Credit: Angelo Parsani
Photo Credit: Angelo Parsani

Tv, cinema, musica. Qual è la prossima mossa dell’imprevedibile Raffaella Fico?
(Prima di rispondere scoppia a ridere, ndr) Ti dico la verità, io amo il mondo dello spettacolo a 360°, la tv mi ha dato tanto ed è una strada che non voglio abbandonare, però ora sto percorrendo quella della musica con serietà e col cuore. Al momento sono concentrata sulla promozione del disco, poi ci sarà ancora un altro album e in seguito valuterò le proposte che arriveranno. Secondo me un vero artista deve essere completo. Prendiamo Jennifer Lopez, lei fa tutto: recita, canta, balla.

E se Carlo Conti ti proponesse la co-conduzione per il prossimo Festival di Sanremo?
Certo che accetterei! È una bella vetrina e uno show musicale, quindi riguarda anche me che ho intrapreso questa nuova carriera. Perché no!

Di seguito il nuovo video di Raffaella Fico Déjà Vu, di cui vi abbiamo parlato pochi giorni fa.

 

Foto di copertina: Angelo Parsani

Emanuele Corbo




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