Andrea Amici Milano

Melancholic DJ set: a Milano scende in pista la malinconia




Melancholic DJ set, una delle one-night più originali della scena underground milanese – segnalata persino dalla prestigiosa “Guida Vuitton 2015” – dopo diversi anni a La Buca di San Vincenzo si è trasferita dallo scorso 10 febbraio al Serraglio. Qui ogni mercoledì sera dalle 22:30 il DJ Andrea Amici officia un particolare “rito” musicale per cui le singole emotività si fondono in un’intimità collettiva basata sulla malinconia. Melancholic Djset è infatti la serata per gli amanti della musica malinconica, introspettiva, intimista. PopSoap ha intervistato Amici per sapere qualcosa di più su questo particolare format.

Quando è iniziata la tua avventura con il Melancholic DJ set?
L’idea è nata circa 7 anni fa. Avevo da poco iniziato a fare DJ set ma non mi interessava proporre un repertorio dance o fare serate uguali a mille altre. Ho cominciato a ragionare sui contenuti tipici: musica energizzante, euforia, divertimento. Non amando particolarmente questi ingredienti, ho pensato ad un concept di DJ set in chiave situazionista, ribaltando completamente il tutto. Sono sempre stato un profondo conoscitore di tutto il repertorio musical-malinconico, da Jacques Brel ai Coil…
Prima però mi interessava creare una community intorno al progetto, quindi ho iniziato a chiedere a tutti quelli che conoscevo quale fosse il proprio brano triste preferito: così facendo ho raccolto una ragguardevole banca dati musicale malinconica. Poi ho proposto il progetto a vari spazi dedicati all’arte contemporanea, più idonei in quel momento ad ospitare una iniziativa del genere, dato il tentativo concettuale e provocatorio.
Dopo alcuni happening in cui il pubblico si ritrovava ad ascoltare il proprio brano e quello degli altri come in una comunione collettiva musical-emotiva, ho trovato ospitalità in un bar milanese che si prestava perfettamente ad ospitare il progetto, data la conformazione e le atmosfere vicine all’immaginario cinematografico di Aki Kaurismäki e i suoi “beautiful losers”: La Buca di San Vincenzo.

Solitamente in discoteca si va per respirare un’aria di leggerezza, come mai la scelta di una serata così particolare?
Detestando da sempre le discoteche e, in generale, i club della vita notturna milanese e non, volevo ricreare una dimensione musicale-iconografica che mi corrispondesse e che non fosse catalogabile, non assomigliando a nulla di già esistente.

Ha un corrispettivo all’estero che tu sappia o al momento pensi sia una peculiarità della scena milanese?
Per quanto ne so non esiste una serata concettualmente simile al Melancholic DJ set a Milano, né in Italia né all’estero.

Melancholic DJ set.
Melancholic DJ set.

La nuova location che cosa ha apportato alla serata? Sta influendo in qualche modo sulla proposta partita lo scorso 10 febbraio?
The Melancholic DJ set rimane legatissimo alla sua sede originaria, La Buca di San Vincenzo. La prestigiosa sede del Serraglio dovrebbe permettere maggiore visibilità e, di conseguenza, ampliare la calorosissima community che supporta da sempre la serata.

Riesci a fare un “identikit” del pubblico che partecipa al Melancholic DJ set?
Il pubblico è in linea con la proposta musicale eterogenea e trasversale nei generi della serata. Un pubblico assolutamente non catalogabile.

I dischi che suoni sono quelli che generalmente si ascoltano in solitudine, in camera. Portandolo in un contesto come il club e rendendolo condivisibile con un pubblico maggiore pensi che il singolo brano assuma una nuova funzione per l’ascoltatore che ad esso lega un proprio mood emotivo e dei ricordi personali, esclusivamente suoi e magari profondamente intimi e privati?
Assolutamente sì. Ciò che avviene è assai potente: è come se le singole emotività si unissero per crearne una collettiva e di grandissima intensità.

A fine serata con che spirito vanno via i ragazzi? Riesci a carpirlo?
La serata risulta paradossalmente più coinvolgente e aggregante di qualsiasi DJ set in circolazione.

Melancholic DJ set - Milano
Melancholic DJ set – Milano

Tra le fonti d’ispirazione per il Melancholic DJ set citi anche “il mio amore per gli accostamenti musicali perniciosi, i gatti, Carmelo Bene, i film di Aki Kaurismäki e Lars Von Trier”: ci fai un esempio di questi accostamenti musicali e ci spieghi il ruolo e l’influenza della passione per i gatti e per il cinema su ciò che fai?
A parte i gatti – che adoro ma chiaramente non influiscono direttamente – (ride, ndr), i riferimenti iconografici e poetici alla base del Melancholic si rifanno molto soprattutto alle influenze cinematografiche di Kaurismaki e al suo immaginario di “squallore magico”, alla inesorabile malinconia di Frances Scott Fitzgerald e Carmelo Bene e alle inquietudini provocatorie di certo cinema di Von Trier.

In chiusura ti chiedo di stilare per PopSoap una playlist di 5 canzoni malinconiche che possano incuriosire i lettori a partecipare alla serata.
Q Lazarus – Goodbye Horses, The Hollies – The Air That I Breath, Tamaryn – Softcore, The Soft Moon – Die Life, Death In Vegas – Dirge.

L’appuntamento con Melancholic DJ set è tutti i mercoledì sera dalle 22:30 al Serraglio, via Gualdo Priorato 5 – Milano (Ortica). Ingresso gratuito con Tessera ACSI (Fare la registrazione online su www.serragliomilano.org).

 

Emanuele Corbo




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *