Le Donatella intervista

Le Donatella: «Ripartiamo da Miss Rettore»

Le Donatella, nome d’arte delle gemelle Giulia e Silvia Provvedi, hanno pubblicato lo scorso 8 maggio una rilettura in chiave dance di Donatella, brano del 1981 della Rettore, da sempre idolo delle due giovani cantanti venute alla ribalta nella sesta edizione di X Factor. Dopo l’esperienza nel talent show di Sky Uno hanno inciso il loro primo disco Unpredictable (Agidi/Sony Music, 2013), che – muovendosi tra suoni elettronici e synth – rendeva omaggio ai mitici anni Ottanta. Il 2015 le vede protagoniste indiscusse del reality L’isola dei famosi (Canale5), da loro vinto contro ogni pronostico. Sulla scia di una ritrovata popolarità, Le Donatella tornano sul mercato discografico duettando con Miss Rettore in questa traccia prodotta da Tommy Vee e Mauro Ferrucci. A PopSoap le gemelle modenesi hanno presentato il singolo e dato qualche anticipazione sui progetti musicali futuri.

Le Donatella nuovo singolo
Le Donatella, cover del singolo “Donatella (feat. Rettore)”

Com’è nata l’idea di pubblicare una rivisitazione del brano della Rettore? Forse subito dopo il vostro duetto con lei all’Isola dei Famosi?
Giulia: La nostra passione per Donatella Rettore c’è sempre stata, già dai tempi di X Factor. L’averla incontrata alla finale dell’Isola sicuramente ha agevolato la realizzazione di questo duetto; l’abbiamo conosciuta e abbiamo capito che anche lei era curiosa di collaborare con noi. Non sappiamo chi ringraziare, forse il destino che ci ha unite!

L’avete più vista e sentita dopo quella sera?
Silvia: Sì, è stata molto disponibile quando le abbiamo chiesto di collaborare. Non ha esitato un attimo. In realtà ci seguiva da X Factor ma ai tempi non lo sapevamo, quindi credevamo che non ci fosse speranza di conoscerla (ride, ndr).

Da dove deriva questo vostro amore per gli anni ’80?
G: Non li abbiamo vissuti direttamente perché non eravamo neanche nate (sono del 1993, ndr), però ora sono tornati di moda. A noi piace un sacco il vintage, e inconsciamente ci siamo sempre vestite con lo stile del tempo. E poi nostra madre è una fan sfegatata di quegli anni e la Rettore era la colonna sonora delle nostre domeniche.
S: Gli anni ’80 per la musica italiana sono stati un periodo felice e per quel che riguarda il brano Donatella ci è sempre piaciuto e abbiamo pensato: “Perché non rifarlo in chiave dance 2015?” Già per me era ballabile nella versione originale, figurati ora.
G: Abbiamo spinto ancora di più l’acceleratore con questa rivisitazione.

Il brano è stato prodotto da Tommy Vee e Mauro Ferrucci. Come li avete conosciuti? Pensate di continuare a lavorare con loro?
S: Conoscevamo già Tommy perché abbiamo amici in comune e lui ha fatto molte serate sulla riviera romagnola che noi frequentiamo assiduamente. Con questa collaborazione ci siamo conosciuti anche artisticamente.
G: Sì, continueremo a lavorare insieme. Quando ci si trova bene penso sia bello non fermarsi a un solo progetto.

Avete detto che non considerate Donatella un vero e proprio singolo: a quello state lavorando?
S: Abbiamo diversi inediti nel cassetto che usciranno piano piano, molto presto arriveranno altri singoli.
G: Ci sono tanti pezzi pronti che vorremmo far sentire, ma dobbiamo scegliere quali pubblicare, anche per un discorso stilistico.

Il vostro disco di debutto era in inglese, poi c’è stata la parentesi in italiano di Scarpe Diem. E ora?
S: Continueremo con l’italiano. Il disco in inglese è nato perché volevamo ricreare un sound molto particolare che era difficile da rendere con la lingua italiana.

Che tipo di tendenze musicali troveremo nel nuovo album?
S: Ci saranno brani più orientati sul pop americano, e altri più sulla dance. Sarà un bel mix!

State riscuotendo un buon successo anche presso la gay community. Che effetto vi fa? Sareste pronte a diventare nuove icone gay?
G: Abbiamo sempre frequentato locali gay, quindi non è mai stato un discorso lontano da noi, anzi. Siamo gay friendly e non può che farci piacere essere apprezzate.
S: Non me ne vogliano i locali etero, ma trovo che in quelli gay ci sia qualcosa in più a livello creativo.
G: Sì, anche negli show osano, non hanno paura. Ci si diverte e poi solo da loro vedo coreografie che mi fanno impazzire.
S: Mischiano tanto lo spettacolo alla discoteca vera e propria. Si respira freschezza.

Quali sono i vostri progetti per l’estate?
S: Abbiamo iniziato il tour nei club italiani il 10 aprile e continueremo finché si potrà. Saremo ospiti al Gay Village di Roma in data da definirsi, al Gay Pride a Padova, il 30 maggio all’apertura estiva dei Magayzzini di Milano, e a giugno al Pitti Uomo di Firenze.
G: Ci troverete un po’ dappertutto tranne che a casa. Dove c’è musica e moda, un po’ per curiosità un po’ per passione, ci saremo.

Photo Credit: Gianluca Saragò

Emanuele Corbo




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