La Rua: «Dopo “Amici” tanta musica dal vivo»

 

Questa sera in prima serata su Canale5 andrà in onda la finale di Amici 15, ma fuori dalla scuola più famosa d’Italia alcuni ex allievi si stanno già facendo largo nei rispettivi campi d’azione. È questo il caso de La Rua, la band capitanata da Daniele Incicco che dopo la pubblicazione del singolo Il sabato fa così è pronta ad uscire sul mercato con l’album Sotto effetto di felicità, in arrivo il 3 giugno per Universal Music Italia. Abbiamo incontrato Daniele Davide Fioravanti (pianoforte, fisarmonica, glockenspiel) per tirare le somme dell’esperienza ad Amici, ma anche per parlare del nuovo disco e dei progetti futuri. E a fine intervista non perdete l’esclusivo messaggio dei La Rua per PopSoap!

La Rua Amici 15
La Rua, cover dell’album “Sotto effetto di felicità”

Il vostro percorso ad Amici è stato più volte definito come uno dei migliori. Come siete cambiati umanamente e artisticamente e quale tassello che ancora vi mancava sentite di aver acquisito? Daniele: Noi venivamo dalla dimensione della musica dal vivo, dal suonare nelle piazze con il pubblico di fronte. Non conoscevamo bene il contesto televisivo, le regole che lo muovono e che fanno piacere o meno un progetto, quindi ci siamo trovati a mettere tantissima energia ma inizialmente questa non arrivava in maniera pulita e il pubblico a casa ci recepiva come qualcosa di strano e fuori contesto. Abbiamo dovuto raffinare il tutto per portarlo alle orecchie delle persone in maniera più “comoda” perché un conto è la piazza, un conto è la tv dove forse la precisione del cantante è tutto rispetto alla potenza della band che passa in secondo piano. Abbiamo lavorato come pazzi fino all’ultimo secondo, siamo cresciuti e la gente piano piano ha iniziato ad apprezzarci.

Qual è stato il contributo di Emma ed Elisa al vostro cammino?
Daniele: Sono sempre state di supporto e la cosa positiva è che la loro esperienza è più ampia rispetto a quella di un normale insegnante di canto, perciò quel che dicono è frutto di una cicatrice che già hanno. I loro consigli, arrivati nel momento del passaggio al serale, e la nostra crescita all’interno del programma hanno creato un bel mix.

Rudy Zerbi invece a un certo punto del programma vi aveva definito un binario morto. C’è stato un momento in cui secondo voi avete dimostrato a voi stessi e a lui che non era così?
Davide: Quella critica è stata molto forte, anche perché ci è stata fatta in trasmissione dopo un’esibizione. Abbiamo accusato il colpo, ma come tutte le critiche che ci sono state mosse ci ha fatto capire le lacune che avevamo e in parte penso ci abbia aiutato ad arrivare al serale e a fare quello switch che ci chiedevano anche le coach.

A breve uscirà il vostro disco Sotto effetto di felicità e immagino che i brani fossero già pronti prima di entrare ad Amici, ma ci avete messo mano anche all’interno della scuola alla luce di quello che man mano imparavate?
Daniele: Noi cambiamo le cose fino all’ultimo secondo. Il giorno che il disco è andato in stampa io avrei rimesso in discussione tutti i brani, i miei compagni sanno che ho questa malattia (ride, ndr) e mi correggono di volta in volta. I pezzi erano pronti e avevamo già fatto il lavoro di modernizzazione sul sound, di aggiunta dell’elettronica e ricerca internazionale, solo che non l’avevamo ancora portato nel live, cosa che è accaduta nella scuola.

Molti vostri pezzi suonano come un gran calcio nel sedere, spingono all’azione: vi ritrovate in questa osservazione?
Daniele: (scoppia a ridere, ndr) Nel disco ci sono 3 tipologie di canzoni, ma sicuramente una è questa nostra positività. Mi piace lanciare slogan che appartengono alla mia vita personale e quando mi viene un pensiero in cui credo fortemente ci faccio un brano, perché a volte le canzoni hanno il potere di cambiarti l’umore e se questo può avvenire in positivo… beh è una cosa fantastica!

E gli altri due mondi musicali dell’album quali sono?
Daniele: Uno più intimista incentrato sull’amore, perché anche quello ti spinge a scrivere, e l’altro è uno sguardo su quello che ci sta accadendo, sulle cose che ci passano tra le dita.

A livello musicale siete una proposta piuttosto originale per il panorama italiano, ma al di fuori dei nostri confini a chi strizzate l’occhio?
Daniele: In passato ci siamo rifatti molto ai Mumford & Sons, The Lumineers, Of Monsters And Men. In questo disco abbiamo messo dentro tantissime cose che ascoltavamo ieri e che ascoltiamo anche oggi.

Tipo?
Davide: L’elettronica ha avuto un ruolo fondamentale. Ci siamo approcciati alla musica come hanno fatto produttori tipo Kygo, Jon Hopkins… sono tanti quelli da cui abbiamo preso spunto.
Daniele: Tutto un altro modo di fare canzoni.

Qualche anno fa avevate tentato Sanremo, ci riproverete ora che le cose sembrano girare per il verso giusto?
Daniele: Nell’immediato bisogna andare a colpire con il live e far uscire il disco cercando di trarre il massimo da questa possibilità che ci viene data grazie alla popolarità di Amici. Sono super concentrato su questo perché mi è stato insegnato che nella vita se non guardi l’obbiettivo immediato ma ne guardi altri perdi ciò che hai sotto gli occhi.

Quindi partirà un tour a breve?
Daniele: Appena esce il disco verranno comunicate le date, non vedo l’ora di tornare sul palco!

Emanuele Corbo

 

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