Era il 3 dicembre del 1990 quando, durante l’edizione notturna di ABC News, andava in onda per la prima volta sulla TV americana il video integrale di Justify My Love, singolo di traino per la raccolta di successi di Madonna, The Immaculate Collection.
Madonna e il veto di MTV
La première in tarda serata della clip su ABC fu seguita da una memorabile intervista che il conduttore del telegiornale, Forrest Sawyer, tenne con la Ciccone (in collegamento da Los Angeles) per discutere delle controversie suscitate dal nuovo cortometraggio della cantante, diretto dal fotografo francese Jean-Baptiste Mondino e girato nelle lussuose camere del Royal Monceau di Parigi. Nonostante i diritti per la messa in onda fossero stati inizialmente concessi a MTV, la rete musicale per eccellenza aveva infatti deciso di cancellare dal palinsesto l’anteprima del video a pochi giorni dalla data prestabilita (sabato 1 dicembre), avendone esaminato il contenuto e giudicato l’opera lasciva e intrasmissibile al pubblico attraverso un comunicato stampa emesso il 27 novembre. Nel frattempo, prevedendo un eventuale responso negativo di MTV, Madonna e la Warner Bros. Records avevano inviato poco più di 500 copie promozionali del clip di Justify My Love ai VJ che all’epoca gestivano la programmazione audiovisiva nelle discoteche, con l’intento di riprodurlo sui monitor dei locali più affollati e trendy degli USA per tutto il weekend.
Un sogno erotico in bianco e nero
La trasposizione filmica di questo brano trip hop dal parlato e dai sospiri conturbanti (prodotto da Lenny Kravitz e Andre Betts e coscritto dalla pupilla di Prince, Ingrid Chavez) è un sogno erotico in bianco e nero, lungo circa 5 minuti, in cui Madonna si ritrova, con valigia al seguito, a girovagare confusa e smaniosa per i corridoi di un elegante hotel della perdizione, seducendo un avventuriero solitario che la segue di nascosto (l’allora compagno Tony Ward) e dando inizio con lui ad un intreccio poliamoroso al quale assistono e partecipano figure ambigue e fosche, ispirate ai personaggi che compaiono in capolavori del cinema italiano come ’Il Portiere di Notte’ di Liliana Cavani e ’La Caduta degli Dei’ di Luchino Visconti.
Madonna contro la censura
Nel corso dell’intervista su ABC, parlando del veto imposto da MTV (che aveva bannato il mini film dalle sue playlist e bollato come altamente diseducative le scene che esaltavano la promiscuità sessuale, il travestitismo e l’abbigliamento sadomaso), Madonna difenderà a spada tratta il contenuto del suo videoclip, in nome della libertà di espressione, dichiarandosi vittima del rigorismo che in quegli anni inondava un’America sempre più repubblicana. Non contenta, la popstar accuserà il network musicale di doppiopesismo per non aver riservato lo stesso trattamento censorio ai rapper e alle rockstar che nei propri video umiliavano verbalmente le donne e ne oggettificavano il corpo.
Justify My Love diventa un Video Single
A partire dal 7 dicembre del 1990, la Warner distribuisce nei negozi la discussa clip di Justify My Love sotto forma di video singolo, un supporto (allora in VHS) che riscuoterà un discreto successo commerciale negli anni a seguire. Fan e pubblico medio hanno così modo di comprare il cortometraggio ripudiato da MTV al costo di 9,98 dollari, permettendo alla cassetta di ottenere 4 certificazioni platino nel ’91 (con un totale di 400 mila copie vendute negli Stati Uniti) e divenire il video single più acquistato della storia.
In occasione del 30esimo anniversario di Justify My Love, un EP digitale contenente le versioni remixate del pezzo uscirà domani su tutte le piattaforme adibite al download/streaming (qui per ascoltare gli estratti).