Carmen Consoli

Carmen Consoli, la “fimmina monotasking” scuote Milano

Si è tenuta ieri sera al Mediolanum Forum di Assago la tappa milanese del nuovo spettacolo di Carmen Consoli, L’abitudine di tornare Tour 2015. Un concerto molto atteso dai fan della “cantantessa”, che mancava dal palcoscenico da 5 anni.

Scenografia essenziale imbastita con strutture a forma di ferro di cavallo alle spalle della band e importanti giochi di luce che hanno trasformato il Forum di Assago in un tempio rock e psichedelico.

In scaletta ben 26 brani, non molte incursioni tra i pezzi dell’ultimo disco (L’abitudine di tornare, del quale vi avevamo già parlato qui) e – al contrario – tanti tuffi nel passato con pietre miliari del repertorio dell’artista.

L’apertura, d’impatto, è affidata a La signora del quinto piano, pezzo di denuncia sulla violenza nei confronti delle donne; si prosegue poi con Per niente stanca Besame Giuda per una scarica di adrenalina che fa saltare il parterre del palazzetto.

Inseparabile dalla sua chitarra, Carmen Consoli parla poco e niente tra un brano e l’altro: preferisce che a farlo siano le corde del proprio strumento e i versi, densi e taglienti, delle canzoni, come nel caso di Esercito silente, dedicata alla sua Sicilia. Prima del pezzo in questione la cantantessa rompe il silenzio: “Sono una ‘fimmina monotasking’: o canto o parlo, non so fare bene due cose insieme” e introduce il brano con le parole di Peppino Impastato, assassinato da cosa nostra nel 1978: “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. 

Dalla mafia si passa agli scandali politici di un’Italia che va letteralmente a puttane e che viene raccontata in AAA Cercasi (Virtuoso onesto imprenditore garantista/offre a donzelle in carriera/un’opportunità di ascesa inaudita).

Carmen Consoli concerto
Photo Credit: Pasquale Modica

Ancora ritmi tirati con Geisha Matilde odiava i gatti, prima di imbracciare la chitarra acustica e riprendere fiato con una parentesi più teatrale per le incantevoli Blunotte, In bianco e nero, L’ultimo bacio Parole di burro.

Sintonia imperfetta, singolo attualmente in rotazione radiofonica, e Venere chiudono la scaletta prima del bis, durante il quale l’artista chiama sul palco Luca Madonia dei Denovo per duettare in Grida Alieno. Gran finale affidato a quelli che sono diventati inni generazionali: Confusa e felice Amore di plastica.

In due ore di musica, Carmen Consoli ha preso a schiaffi il Forum di Assago con ritmiche “mediamente isteriche” e liriche da “bambina impertinente” che hanno dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che la cantantessa non è “per niente stanca”. Anzi, dopo qualche anno di pausa, è pronta a ridare linfa al rock d’autore al femminile con una voce in grado di riempire il palazzetto in ogni suo ordine, anche laddove si sono visti diversi posti vuoti.

Sul palco Carmen è stata accompagnata da: Massimo Roccaforte (chitarra), Roberto Procaccini (tastiere), Fiamma Cardani (batteria), Luciana Luccini (basso).

 

Foto di copertina: carmenconsoli.it

Emanuele Corbo




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