Chi lo avrebbe mai pensato o detto? A distanza di ben 22 anni dall’ultima volta in cui era apparso nella Top 40 dei singoli più venduti in Regno Unito, il brano Murder On The Dancefloor di Sophie Ellis-Bextor è tornato a splendere nella primissima classifica del 2024 occupando una sorprendente quanto piacevole ottava posizione nella Official UK Singles Chart.
Tutto merito di un film uscito da poco e di una scena chiave in cui il pezzo viene usato come colonna sonora.
In queste ultime settimane avrete senza dubbio sentito parlare di Saltburn, il controverso film a metà strada fra commedia nera e thriller, sceneggiato e diretto dall’autrice e regista inglese Emerald Fennell, con protagonisti Jacob Elordi, Rosamund Pike e Barry Keoghan. Distribuita nei cinema statunitensi e britannici lo scorso 22 novembre e disponibile in streaming dal 22 dicembre, su Amazon Prime Video, la pellicola è incentrata sul rapporto d’amicizia tra due studenti della Oxford University, Felix Catton e Oliver Quick, e sulla raccapricciante concatenazione di eventi che si realizza nel momento in cui Oliver (Barry Keoghan) mette piede come ospite nell’immensa tenuta di famiglia di Felix (Jacob Elordi).
Senza entrare nei dettagli, in Saltburn è presente una scena, divenuta già emblema del film stesso, in cui l’attore Barry Keoghan (nel ruolo di Oliver) si aggira per le ampie stanze della magione Catton danzando completamente nudo sulle note di Murder On The Dancefloor, il successo disco/pop che nel dicembre del 2001 permise a Sophie Ellis-Bextor di conquistare il secondo posto nella chart dei singoli in Inghilterra. Grazie alla scena in questione e alla scelta decisamente calzante del brano, Murder On The Dancefloor è stata riscoperta dagli spettatori e cercata dai ragazzi che nel 2001 erano appena venuti alla luce, iniziando a scalare le classifiche di Spotify, iTunes e Apple Music in diversi paesi a furia di essere ascoltata sulle piattaforme digitali.
Come raccontato da Sophie in persona in Spinning Plates: Music, Men, Motherhood and Me, l’autobiografia della popstar data alle stampe nel 2021, Murder On The Dancefloor nasce sotto forma di provino registrato su musicassetta da Gregg Alexander, voce e leader della band New Radicals, che nel 2000 si era già fatto conoscere come autore e produttore di canzoni per altri firmando la hit internazionale di Ronan Keating, Life Is A Rollercoaster.
La prima bozza di Murder inviata presso l’allora casa discografica della Bextor, la Polydor Records, non era altro che un’improvvisazione con chitarra acustica in cui Gregg catturava su nastro la melodia del brano canticchiando parole di senso compiuto e mormorando sillabe. Dopo aver riscritto e completato il pezzo di propria mano, con la produzione finale a cura di Matt Rowe e di Jeremy Wheatley, Sophie pubblica Murder On The Dancefloor il 3 dicembre del 2001 come secondo estratto dal suo album di debutto, Read My Lips, e attira l’attenzione dei consumatori di musica grazie al video che accompagna il singolo, liberamente ispirato al film Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), con Jane Fonda. Nella clip, diretta da Sophie Muller, la diva veste i panni di una perfida e spietata concorrente alle prese con una lunga maratona di ballo, durante la quale mette in atto qualunque tipo di sotterfugio contro coppie rivali e giudici pur di vincere la gara insieme al suo partner e stringere a sé l’ambìto premio (un paio di scarpette dorate).
Murder si rivelò la canzone più suonata dalle radio di tutta Europa nel 2002 e rimane, attualmente, la hit di Sophie con il maggior numero di copie vendute in UK (più di un 1 milione di unità, stando ai conteggi recenti).
Subodorando l’imminente revival del brano, grazie alla scena del film di cui tutti ormai parlano, la Polydor ha giocato d’anticipo e restaurato in 4K il videoclip di Murder On The Dancefloor nei giorni in cui Saltburn veniva proiettato, in anteprima, nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti e in quelle inglesi.
Alla luce del rinnovato successo di Murder On The Dancefloor, non ci resta che sperare in un ritorno al genere pop/dance di Sophie.
Che sia la volta decisiva per la cantante dalla voce di velluto, giunta al suo settimo album in studio nel 2023, con Hana, nonché artista indipendente dal 2014? Prestando fede a quanto lei stessa accenna nel tourbook del Christmas Kitchen Disco, la versione natalizia del suo ultimo spettacolo on the road (‘‘Ho cominciato a lavorare ad un nuovo progetto, è tempo di tornare sulla pista da ballo’’), sembrerebbe proprio di sì!