Si intitola Surrender (Columbia Records) e sarà disponibile da domani, venerdì 9 ottobre. Stiamo parlando del terzo album degli Hurts, il duo synth-pop che ha conquistato le classifiche europee 5 anni fa con brani come Better Than Love e Wonderful Life. Per questo disco Theo e Adam hanno lavorato con il loro storico produttore Jonas Quant e con Stuart Price (Madonna, Killers) e Ariel Rechtshaid (Haim, Vampire Weekend).
Subito dopo la conclusione del tour sold out del 2013, gli Hurts si sono avventurati nella scrittura del loro terzo capitolo discografico e per tutto il 2014 hanno continuato a scrivere e registrare musica in giro per il mondo: Ibiza, New York, Montreux, Svezia, Los Angeles e le Alpi svizzere, per creare il sound di questo nuovo disco.
A proposito del titolo Adam Anderson ha dichiarato: “Il termine “surrender” per me è una parola struggente…“. ” Il lasciarsi andare ha in sé un’idea di libertà ” – ha aggiunto il cantante Theo Hutchcraft – “Ma c’è anche un lato più scuro. Con gli Hurts non potrebbe essere altrimenti. L’album è un po’ entrambe le cose, e una volta deciso che questo era il genere di disco che volevamo fare, abbiamo pensato che la parola ‘surrender’ cogliesse appieno quel mood.”
Surrender è composto da 10 brani, a partire dal singolo di lancio Some Kind Of Heaven. C’è un omaggio alla musica di Prince in Lights, traccia di tre minuti di funk rilassato e lascivo, carico di energia sessuale. L’introduzione di una live band conferisce al pezzo un’atmosfera più calda, e la suadente voce di Theo, che chiede di “spegnere le luci”, attraversa la produzione disco dal sapore contemporaneo. Le vibrazioni prismatiche di Lights si smorzano però per cedere il passo a Slow, intrisa di eliotropio e paranoia, che ribolle di elettronica con percussioni lente e pesanti e un cantato sostenuto. Un pop perverso e in pompa magna.
Un songwriting di impronta più classica si ritrova invece nel brano che chiude l’album, Wish, che forse rappresenta il momento più schietto dell’intero disco, sia a livello musicale che di testi. Theo si mette a nudo in una canzone trainata dal pianoforte, in cui la storia si snoda tra i vari angoli di Londra e va lentamente a svelare l’ombra di un amore che se ne va. E Wings, in cui la voce di Theo svetta su un ritmo pulsante, è la ballata più ambiziosa che gli Hurts abbiano mai realizzato. Il video, che vi mostriamo di seguito, è stato diretto da Bryan Adams.
Gli Hurts, che saranno in Italia il 23 febbraio per un concerto all’Alcatraz di Milano, tornano sulle scene a due anni di distanza da Exile, che era entrato nella Top 10, e da Under Control, il singolo con Calvin Harris e Alesso che aveva conquistato la vetta delle chart.
Ad oggi gli Hurts hanno venduto oltre 1,2 milioni di album e 3 milioni di singoli nel mondo, oltre a 250.000 biglietti dei loro tour sold out. La band ha ottenuto la certificazione del disco d’oro nel Regno Unito e in Austria, del doppio disco di platino in Germania e in Finlandia, e del disco di platino in Polonia, Svizzera e Russia.
Di seguito la tracklist di Surrender:
- Surrender
- Some Kind of Heaven
- Why
- Nothing Will Be Bigger Than Us
- Rolling Stone
- Lights
- Slow
- Kaleidoscope
- Wings
- Wish
Via Ufficio Stampa