Si intitola Ti attraverso il singolo di Colapesce che anticipa l’uscita del nuovo disco, del quale però ancora non si conoscono titolo e data di pubblicazione. L’artista ha comunque iniziato a svelare i primi tasselli fondamentali: il primo estratto, come tutto il resto del progetto, è stato scritto dal cantautore siciliano per essere poi arrangiato e prodotto insieme a Jacopo Incani (meglio noto come IOSONOUNCANE) e Mario Conte.
Il sodalizio tra Jacopo e Colapesce è totalmente inedito e nato da una profonda amicizia. La stessa che lo lega a Mario Conte con cui aveva già collaborato per Egomostro, il disco del 2015. L’album è stato poi registrato e mixato insieme a Giacomo Fiorenza agli Alpha Dept Studios, dove Andrea Suriani si è occupato del mastering, dando vita a tutti gli effetti a un vero e proprio dream team, arricchito ulteriormente dalla presenza di Fabio Rondanini che ha suonato la batteria in Ti attraverso e nelle altre canzoni del disco.
Colapesce racconta Ti attraverso
“Ti attraverso ha avuto una genesi lunghissima: ricordo di avere incominciato a scrivere la strofa, su un pianoforte scordato che avevo trovato in un appartamento a Milano, circa tre anni fa, e poi basta. Per un anno non sono stato in grado di svilupparla in alcun modo, fino a quando con una vecchia chitarra anni ’30 accordata in DO e comprata per 80 euro al Baloon di Torino, ho scritto il ritornello. Poi basta per un altro anno. Non sono mai riuscito a sbloccare le strofe anche se avevo in mente come dovevano essere: due fiumi di portata diversa che alla fine del brano sarebbero dovuti confluire nello stesso mare. È stata parcheggiata lì, fin quando un giorno, in dieci minuti, ho scritto di getto tutto il testo. Tutto.
Tre anni di pensieri sintetizzati in una paginetta di quaderno a righe.
Una fumata bianca dopo mille nere, e non certo per sfinimento, ma per amore a prima vista. Le parole sono come i volti: a volte te ne innamori subito, messe in fila possono creare vuoti, aspettative, tirano le somme per te, fanno paura, fanno riflettere e ridere e a volte fanno male, ma non ti lasciano mai da solo. Come le canzoni”.
Chi è Colapesce
Dopo aver vinto il Premio Tenco nel 2012 per la miglior opera prima con il suo album d’esordio, Un meraviglioso declino, Lorenzo Urciullo (vero nome di Colapesce) ha continuato a stupire grazie al suo immaginario sempre in bilico tra raffinata canzone d’autore, pop e sperimentazione. Inquieto per definizione, non ama mai ripetersi: dopo Egomostro, nel 2015, ha scritto insieme ad Alessandro Baronciani la graphic novel “La distanza”, pubblicata da Bao Publishing. Un successo su tutti i fronti a cui è seguito un tour di più di 50 date, molte delle quali sold out, in cui i brani del suo repertorio venivano eseguiti in forma acustica e accompagnati dalle illustrazioni in tempo reale proprio di Alessandro Baronciani.
Nel 2016 ha messo in piedi lo spettacolo, presentato in anteprima al Romaeuropa Festival, dedicato alla sonorizzazione delle immagini del regista Vittorio De Seta, il padre del documentarismo italiano. Per il teatro ha curato le musiche dello spettacolo: “Vita straordinaria ri Don Giuanni Grasso – Lu grandi atturi ca pattennu ri Catania furriau lu munnu” scritto da Marcello Cappelli e Lucia Sardo. Come produttore, tra le altre cose, ha lavorato all’album Antico del grande tamburellista Alfio Antico, vera leggenda della musica etnica italiana. Nel 2013 è stato citato dal popolare quotidiano inglese The Guardian come esempio di musica italiana da esportazione. In precedenza era finito su NME come uno dei migliori prodotti pop in lingua non anglofona di Europa. Le Monde gli ha addirittura dedicato una pagina definendolo come il più credibile erede di Lucio Dalla e Franco Battiato e inserendo Egomostro tra i migliori dischi del 2015. Collabora regolarmente, in veste d’autore, con nomi noti del pop italiano.
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