I Blein, giovane band pop-rock perugina, nascono ufficialmente nel 2012 e sono formati da Tony Gargiulo (chitarra e voce), Gabriele Panariello (batteria e voce) e dai fratelli Francesco Papalini (chitarra e voce) e Simone Papalini (basso e voce). Il loro nome è la crasi tra “blu” e Klein, artista delle cui opere – prevalentemente blu per l’appunto – si sono innamorati durante un viaggio a Madrid. I quattro ragazzi, reduci dal concerto di giovedì 1° maggio presso Eataly Smeraldo di Milano, presentano a PopSoap il loro omonimo disco d’esordio prodotto da Davide Pierucci per D-eVo MUSIC.
Francesco e Simone, come avete conosciuto Tony e Gabriele?
Le nostre strade si sono incrociate in quanto, abitando in paesi piccoli e confinanti, è stato inevitabile ritrovarsi durante il periodo adolescenziale. Abbiamo frequentato la stessa scuola di musica ed è lì che i nostri rapporti si sono rafforzati.
Come mai la scelta di non avere un frontman ma quattro leader che cantano e suonano?
Il fatto di essere amici da sempre ci ha aiutato molto, ed è proprio perché tutti suoniamo e cantiamo che non ci poniamo il problema di avere il cosiddetto “leader”. Stiamo bene così, tutti quanti partecipiamo all’interno del gruppo allo stesso modo. Creiamo le canzoni e insieme discutiamo democraticamente per la riuscita del progetto… in realtà litighiamo ogni santo giorno per decidere chi sarà il capo!
Una boyband con gli strumenti quindi?
Siamo un gruppo di soli maschi e di giovane età, quindi sì. Sebbene oggi il termine venga affibbiato a gruppi prettamente vocali, sotto questa definizione potrebbero essere raccolti anche tanti gruppi del passato, a partire dai Beatles!
Come sono nate le canzoni del disco?
Tutti i nostri pezzi sono frutto di un lavoro di squadra: analizziamo le singole idee e ci concentriamo su quelle che riteniamo essere le migliori. Solitamente partiamo da intuizioni musicali per poi lavorare sui testi, nei quali emergono ampi spunti autobiografici legati alla sfera sentimentale e al nostro rapporto con l’intricato, ma affascinante, mondo femminile. Una volta selezionati i brani per l’album siamo rimasti piacevolmente colpiti nel vedere che, inserendoli in un determinato ordine, questi davano vita ad una vera e propria storia d’amore in tutte le sue sfumature: dall’apice della passione allo sconforto più profondo. Le musiche, interamente scritte da noi, seguono perfettamente l’andamento di questo percorso, alternando momenti di puro pop a fasi di concitato rock.
I sei brani dell’EP parlano d’amore. Usate la musica come valvola di sfogo del cuore?
La musica deve essere la valvola di sfogo per ogni sorta di emozione, data la nostra età il cuore non può non avere un ruolo predominante.
Ad Amici quest’anno è stata introdotta la categoria delle band. Che cosa ne pensate e tentereste mai la carta del talent show?
Sinceramente ad inizio estate, quando abbiamo appreso la notizia che Amici avrebbe aperto le porte alle band, ci abbiamo pensato, ma per come è concepito il programma crediamo di aver fatto la scelta giusta, in quanto avremmo dovuto snaturarci e scegliere una voce leader che rappresentasse il gruppo.
Che cosa succederà dopo questo album?
Nell’immediato stiamo organizzando una tournée estiva e le riprese di un nuovo videoclip. Vogliamo diffondere il più possibile la nostra musica, live e non!
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