Marina And The Diamonds, esce oggi l’album “Froot”

Marina And The Diamonds, cover dell'album "Froot"
Marina And The Diamonds, cover dell’album “Froot”

Viene pubblicato quest’oggi in Italia Froot, il nuovo album di Marina And The Diamonds che sta già facendo parlare di sé da ottobre dello scorso anno, quando Marina ha iniziato (il giorno del suo 29° compleanno, il 10/10) a rendere disponibile il nuovo materiale. Ha svelato una traccia al mese e tutte sono entrate in classifica su iTunes, immancabilmente.

Con oltre 25.000 copie vendute con il solo preorder su iTunes USA, Marina si appresta ad un fantastico debutto nelle classifiche americane. Da ieri l’album è disponibile in America ed è già al n°1 della pop chart e al n°2 della chart generale e viene pubblicato oggi in Italia. Froot è il risultato di un cambiamento radicale: procedendo in avanti a grandi balzi, l’artista si lancia in brani ballabili, in melodie sognanti ed un’effervescenza mai vista prima.

Froot è il primo album dopo la “tragica fine” dell’alter ego di Marina, Electra Heart, a metà del 2013. Si tratta di una rinascita catartica in tutti i sensi, l’artista prende le distanze dalla cifra stilistica e dai temi dell’ultimo album per ritornare alle origini ed iniziare un nuovo capitolo della sua vita professionale e personale: “Non mi rimetterei quella parrucca nemmeno fra un milione di anni…l’ho già fatto una volta, basta. A volte mi manca, è vero, è stato molto divertente, ma non credo che potrei rifarlo ancora” ha dichiarato la cantante.

Con Electra Heart Marina è entrata nelle classifiche di mezzo mondo. Un album con un concept complesso sulla femminilità, l’amore, la giovinezza e la società  realizzato con gli strumenti messi a sua disposizione dal mondo del pop iper-stiloso e dai maghi dell’elettronica. Il lavoro con produttori di talento quali Liam Howe e Dr.Luke le ha permesso di creare un’antologia di canzoni che insieme riescono a forgiare una strada ben delineata verso il mondo della musica da classifica.

“Non appena l’album e “Primadonna” furono pubblicati – ed io inghiottita dal vortice della promozione – avevo già in mente come sarebbe stato il mio terzo album. Già sapevo che sarebbe stato completamente diverso”, racconta. “Ero ovviamente molto grata alle opportunità e alle esperienze che “Electra Heart” mi ha permesso di fare e di sfruttare, ma non lo rifarò mai più. Era troppo presto, adesso l’ho capito”.

Così è nato Froot, che dimostra anche come Marina abbia ripreso il controllo della sua vita: “In passato, perché giovane e bisognosa di approvazioni, ho dato molto retta ai consigli degli altri, forse anche quando non avrei dovuto. Per questo in “Froot” ho voluto creare tutto io. Penso che una delle più grandi sfide sia stata esprimere, per una volta, ciò che volevo fare. Chiunque tu sia come artista, devi sapere chi sei in modo da fare ciò che vuoi veramente creare … in modo che nessuno ti debba dire quale sia la tua identità.”

Più che mai, questo album è qualcosa che riflette appieno Marina. Ha lavorato con un elenco molto limitato di musicisti/produttori – David Kosten, Everything Everything e Jason Cooper dei Cure – e si tratta di una creatura multiforme nata dalla sola mente di Marina. Non ci sono abbellimenti, tutto è scritto di propria mano. Il nuovo mondo dell’artista è fatto dalle tribolazioni esistenziali di Immortal, dall’implacabile funkitudine di Better Than That, dall’arguta e controversa Happy, dal ritmo screziato di anni ’70 di I’m a ruin.

Dovendo riassumere Froot in maniera sintetica, Marina dice che “non si tratta di essere pop o no, elettronico o no, è più un lasciarsi guidare dalle emozioni della musica e sapere che ci sono dei veri musicisti a suonarlo”.

Un disco intimo e retrospettivo, con Marina che seziona le proprie debolezze e le insidie ​​e il suo senso di colpa e il rimpianto, ma che fa emergere anche l’ottimismo incondizionato che sopravvive nonostante tutto. Froot è la cronaca di un gigantesco tumulto, di una crescita probabilmente non senza traumi dalla quale Marina esce un po’ malconcia, ma alla fine rinvigorita e pronta ad urlare al mondo intero la sua nuova identità: “Di solito pianificavo tutto, ma adesso non progetto più niente. Sono felice di lasciare che tutto accada spontaneamente”.

Marina si esibirà prossimamente al celebre SXSW Festival. Di seguito la tracklist di Froot:

Happy
Froot
I’m a ruin
Blue
Forget
Gold
Can’t pin me down
Solitaire
Better than that
Weeds
Savages
Immortal

Photo Credit: Charlotte Rutherford

Via Ufficio Stampa

Emanuele Corbo

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