Madonna campiona Blaya per il nuovo album

 

La scorsa primavera, in Portogallo, un’artista emergente ha conseguito un record storico nell’era dello streaming, in quanto prima donna di nazionalità lusitana a dominare la chart delle canzoni più ascoltate su Spotify nel proprio paese. Lei si chiama Blaya, all’anagrafe Karla Rodrigues, e Faz Gostoso è il titolo del fortunatissimo singolo che le ha garantito il salto di qualità atteso da anni, dopo numerosi tentativi (più o meno vani) di sfondare nel mondo della musica e della danza, a cui era seguito un periodo di stasi.

Chi è Blaya

Nata in Brasile, a Fortaleza, Blaya abbandona la costa orientale del Sudamerica a soli due mesi di vita, quando suo padre decide di emigrare con tutta la famiglia alla volta dell’entroterra portoghese, a Ferreira do Alentejo, per proseguire la carriera di calciatore professionista. Complice una lunga gavetta in disparati gruppi musicali e compagnie di ballo, sono altrettanto varie le influenze che hanno man mano arricchito il suo bagaglio culturale e guidato la sua ascesa. Faz Gostoso, uscito lo scorso 15 marzo via RedMojo/Warner Music, è accompagnato dai toni sgargianti e vivaci di un video girato nel difficile e malfamato quartiere Chelas, a Lisbona, grazie al quale la cantante/rapper vanta, ad oggi, la bellezza di 27 milioni di visualizzazioni su YouTube. Sostenuto da un notevole apprezzamento radiofonico, il brano ha speso 38 settimane nella Top 100 dei singoli più venduti in Portogallo, di cui ben cinque alla numero 1 fra aprile e maggio, venendo eletto a furor di popolo tormentone dell’anno e infervorando l’estremità più occidentale della penisola iberica con una miscela a base di hip hop, ritmi tropicali e funk carioca, tipico delle favelas di Rio de Janeiro, che Blaya e la sua squadra di collaboratori hanno voluto trapiantare in Europa.

Blaya sul set del video di ‘Faz Gostoso’

Poteva mai un fenomeno del genere sfuggire al fiuto canino di una stanatrice di talenti come Madonna, da più di un anno residente in pianta stabile a Lisbona? Pare decisamente di no.
Stando a quanto riferito da gole profonde all’autorevole e nota rivista portoghese Blitz, la divisione locale della Warner Music avrebbe ricevuto e approvato, negli ultimi mesi, una richiesta di nullaosta per il campionamento di un brano di Blaya in una traccia ancora inedita della Ciccone. Malgrado la fonte non abbia precisato di quale pezzo si tratti, né tanto meno se la parte ripresa sia vocale o strumentale, diventa sempre più plausibile che a comparire in qualche maniera nel prossimo album della cantante italoamericana sarà proprio Faz Gostoso. Lo spirito investigativo dei fan di Madonna, infatti, era già riuscito a captare la presenza di un titolo omonimo fra quelli scritti a mano sulla famigerata lavagna bianca che la popstar aveva accidentalmente inquadrato nel bel mezzo di una storia condivisa su Instagram (e rimossa poco dopo), mentre era alle prese con il mixaggio del nuovo disco, alcune settimane fa a Londra, insieme al produttore Mike Dean (braccio destro di Kanye West) e all’ingegnera vocale Lauren D’Elia.

Madonna su Vogue Italia, Agosto 2018

Casualità ha inoltre voluto che Blaya incrociasse lo sguardo di Madonna parecchio tempo prima di spopolare con la sua hit; per l’esattezza a novembre del 2017, durante un evento organizzato in un locale notturno di Lisbona dal capoverdiano Dino D’Santiago, uno dei selezionatissimi musicisti del posto che hanno contribuito al nuovo LP della Ciccone. Forte di una lunga esperienza lavorativa nel corpo di ballo dei Buraka Som Sistema, la Rodrigues ebbe allora modo (e privilegio) di esibirsi in un numero di kuduro al cospetto della Regina del pop, introducendola a questo stile di danza proveniente dall’Angola.

La prossima sfida discografica di Madonna, che segna una vera e propria reunion con lo storico produttore Mirwais, è attesa nella primavera del 2019 e guarderà alle sonorità multietniche, in particolar modo a quelle portoghesi e africane, speziate da collaborazioni ormai certe con il colombiano Maluma, la brasiliana Anitta e artisti figli della scena underground come Nakhane e Mykki Blanco.

Francesco Cappellano 

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