Lorenzo Fragola nuovo album

Lorenzo Fragola, libero di fluttuare in assenza di gravità




Milano, 9 marzo 2016. Mancano soltanto due giorni alla pubblicazione di Zero Gravity (Sony Music), il secondo disco di Lorenzo Fragola dopo l’esordio – certificato oro – del 2015 con 1995. L’appuntamento con l’artista catanese è per il primo pomeriggio presso l’Isola Studios di Milano, il “bunker” nel quale si è ritirato negli ultimi mesi per registrare il nuovo progetto. Ad attenderci c’è proprio Fragola, che ha deciso di farci ascoltare alcuni brani dell’album nel luogo in cui la musica andrebbe sempre ascoltata: in studio, appunto. Un racconto quasi track by track di un lavoro che Lorenzo definisce semplicemente nuovo per come è stato lavorato, scritto e per il team di persone di cui si è circondato.

Lorenzo Fragola nuovo album
Lorenzo Fragola, cover dell’album “Zero Gravity”

La listening session parte non a caso da Zero Gravity, la title track: “Stavo cercando di fare l’adattamento in italiano di ‘Gravity’, il primo brano scritto da Chris Martin per un’altra band, gli Embrace. Da lì però è nata una canzone che è l’opposto non solo a livello testuale ma anche sonoro. Ci sono influenze elettroniche, persino dubstep e per me rappresenta un mondo inedito, oltre che rispecchiare il mio gusto personale e la direzione che vorrei prendere”.

Zero Gravity fa parte di una triade di brani pubblicati su YouTube pochi giorni prima dell’uscita dell’album, una scelta che Lorenzo Fragola spiega così: “L’intero disco unisce una produzione che con l’italiano ha poco a che vedere, se non in campo rap, e volevo che anche il modo in cui arrivasse alla gente fosse inedito. Per questo ho pensato di realizzare tre video – scritti da me – che scandissero il conto alla rovescia al nuovo progetto”.

Gli altri due pezzi in questione sono D’improvviso (“Il mio preferito del disco e il video più bello che abbia realizzato finora”, afferma il cantautore) e Weird, “Un brano funk con un testo loser” come lo definisce lo stesso artista. Protagonista dei 3 videoclip è Valentina Pegorer, scelta perché: “Cercavo una persona che si lasciasse andare, non si ponesse dei limiti e avesse lo stesso approccio di libertà con cui ho scritto questo disco”.

Libertà è una parola che ricorre spesso durante l’incontro, e per questo gli chiediamo come sia arrivato a raggiungerla in questi mesi intercorsi tra i due progetti, e se ci sia stato un momento particolare in cui si è sentito pronto a fare il grande salto. “Non si è mai pronti, lo sai solo quando inizi a farlo – ammette Lorenzo Fragola -. I mesi passati a scrivere hanno portato ad un accumulo di brani che mi sono trovato tra le mani. Brani diversi e appartenenti a mondi nuovi per me, e mi sono reso conto di voler mettere in piedi un nuovo progetto. Avevo delle cose nuove da dire e un nuovo modo di raccontarmi, senza filtri e senza il timore che qualsiasi parola venisse fraintesa, che era un po’ il mio limite”.

L’ascolto di Zero Gravity prosegue con Dire di no (“Un brano in cui non credevo molto, ma quando il mio produttore Fabrizio Ferraguzzo l’ha trasformato in una ballad terzinata me ne sono innamorato, e anche a livello testuale è uno dei più rappresentativi della differenza di scrittura rispetto al primo album”), e con Luce che entra: “Spero diventi singolo, e a differenza delle ultime uptempo italiane che ho sentito, questa ha un senso” sentenzia Fragola, che nel risentire questi due brani non resiste alla tentazione di mimarne l’esecuzione con una piccola chitarra con cui gioca per buona parte dell’incontro.

E poi c’è la già citata Weird, una delle tracce migliori secondo PopSoap e che meglio esemplifica l’internazionalità del sound che permea buona parte del disco (facile trovare richiami all’ultimo Justin Bieber e ai Coldplay). “Hai teso le orecchie verso The Weeknd, vero?”, gli chiediamo. “L’ho scritta proprio pensando a ‘Can’t Feel My Face'”, ci risponde sinceramente Lorenzo. “In questo disco ho preso tutto ciò che mi piaceva – a livello autorale, musicale, persino strumentale – e l’ho unito a formare un mio stile”, conclude prima di scappare alle prove del mini live tenutosi in serata davanti ad alcuni fortunati fan che hanno potuto partecipare all’evento di lancio del disco.

Zero Gravity è disponibile in digitale e in formato fisico in versione standard e deluxe. L’artwork è a cura di ShipMate.

 

Emanuele Corbo




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