Cicciolina di Erika Vikman: inno femminista nel nome di Ilona

Cosa accade quando del puro camp misto al trash (quello sano, intendiamoci) diventa lo strumento audiovisivo perfetto per esprimere forte e chiaro l’ennesimo messaggio femminista a difesa del proprio corpo e dell’uso che se ne fa?

Succede che una giovane cantante/ballerina finlandese di nome Erika Vikman (classe 1993), giunta al successo per aver preso parte all’edizione locale di Idols nel 2013, rientri nella rosa dei 6 artisti candidati a rappresentare la terra dei laghi sul palco dell’ormai annullato Eurovision Song Contest 2020, con un brano in lingua madre, ’Cicciolina’, ispirato alla vita e alle provocazioni dell’ungherese più amata dagli italiani, l’ex pornodiva (nonché ex parlamentare) Ilona Staller.

La canzone di Erika nasce in studio di registrazione nel 2019, per volontà della ragazza che, affascinata dal documentario La Cicciolina. Godmother of Scandal, diretto da Alessandro Melazzini e distribuito in tutto il mondo nel 2016, decide di scrivere insieme al paroliere Janne Rintala e al produttore Mika Laakkonen un brano dedicato alla controversa figura di Ilona, utile a schernire gli insistenti rigurgiti di maschilismo insiti nella nostra cultura a colpi di ’Suomidisco (noi usiamo chiamarla ’Eurodance scandinava’): «Ho visto il documentario sulla vita di Cicciolina e mi sono sentita ispirata da lei, da quanto sia stata un personaggio anticonformista e all’avanguardia nell’Italia conservatrice e cattolica di quei tempi. Cicciolina ha mostrato con coraggio ciò che voleva», aveva infatti dichiarato la Vikman durante la conferenza stampa indetta in un hotel di Helsinki per l’UMK, il concorso televisivo che ogni anno premia l’interprete musicale che porterà alta la bandiera della Finlandia all’ESC.

Erika Vikman fotografata da Saara Taussi

’’Non serve a nulla provare ad insegnarmi come chiudere le gambe / Sono nata peccatrice, peggio per voi se la cosa vi infastidisce’’. Negli inconfondibili panni di Cicciolina (la corona di fiori e l’orsetto di peluche sono un must), Erika inneggia quindi alla libertà sessuale appellandosi al sacrosanto diritto di darla a chiunque, ovunque e comunque si desideri, con versi tanto licenziosi (’’È così bello essere liberi e sporcaccioni / Troppi sono estranei perfino a sé stessi’’) quanto pugnaci contro il pregiudizio (’’Gli sguardi dei critici sono sconvolti, ’Non si fa così!’ / Ma se fossi un uomo, sarei solo un invidiabile playboy’’).

Erika Vikman

Lo scorso 7 marzo, quando la TV di Stato finlandese ha trasmesso la sfida decisiva per scegliere chi fra le 6 proposte locali avrebbe partecipato all’Eurovision 2020, Erika è risultata vincitrice al televoto ma seconda quando alle preferenze del pubblico da casa sono state sommate quelle di una giuria internazionale composta da 32 membri, che ha preferito mandare a Rotterdam Aksel Kankaanranta (la 64esima edizione dell’Eurofestival è stata in seguito cancellata per l’emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus esplosa nel mondo). Nonostante ciò, la conta dei numeri parla chiaro: il Lyric Video di ’Cicciolina’, al contrario degli altri brani in lizza, ha superato 1 milione 826 mila visualizzazioni su YouTube, mentre quello dell’ardente performance dal vivo (eseguita durante il contest nazionale) ha inevitabilmente reso la Vikman un’icona LGBTQ in mezza Europa.

Cicciolina’ è disponibile su tutte le piattaforme digitali via Mökkitie Records/Warner Music Finland.

Francesco Cappellano

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