Cecco e Cipo Flop

Cecco e Cipo: il nuovo album (non) è un “Flop”




L’11 marzo è stato pubblicato Flop, il terzo disco di Cecco e Cipo, il duo toscano venuto alla ribalta nel 2014 durante le selezioni di X Factor 8. Simone Ceccanti Fabio Cipollini, sopravvissuti al tornado di popolarità provocato dal passaggio nel talent show di Sky Uno ed evitate le lusinghe televisive, sono reduci da un tour che nel 2015 è stato premiato al MEI per essere stato il più lungo in Italia (oltre 100 date). Tra un live e l’altro hanno sfornato 13 nuove tracce che confermano il loro stile semplice e ironico. PopSoap ha raggiunto telefonicamente Cipo per parlare del nuovo progetto. 

Cecco e Cipo Flop
Cecco e Cipo, cover dell’album “Flop”

Perché Flop? Non è molto ben augurante come titolo.
Principalmente perché l’anno scorso durante il Vacca Boia Tour io, che sono piuttosto ansioso e paranoico, prima dei concerti in camerino dicevo sempre: “Ma sarà un flop”, poi fortunatamente non lo è mai stato, però abbiamo pensato di intitolare così il disco almeno se va bene diventa una cosa ganza, se va male abbiamo messo le mani avanti.

In copertina c’è un rotolo di carta igienica ormai finito…
Curiosando su Internet abbiamo visto questa immagine e ci è sembrata piuttosto quotidiana e forte per rappresentare il concetto del “flop”, che capita spesso quando sei al cesso e rimani senza carta igienica (ride, ndr)

Voi non apparite mai sulle copertine dei vostri dischi, è una scelta precisa?
I primi due erano album disegnati graficamente per quel che riguarda la cover, a questo giro inizialmente volevamo mettere i nostri bei faccioni, ma ci piaceva di più una copertina pulita… Magari per il prossimo disco metteremo le nostre facce.

Si dice che il terzo album sia quello della maturità: Flop è questo per voi?
Sicuramente abbiamo fatto 3 dischi diversi già solo per una questione anagrafica: all’epoca del primo avevamo 16 anni, il secondo lo abbiamo scritto a 20 e ora ne abbiamo 24. È un percorso e anche il metodo di lavoro è diverso: abbiamo lavorato in maniera più approfondita con un arrangiatore quindi spero si noti il passo in avanti.

Qual era il vostro intento con questo album a livello sonoro?
Abbiamo registrato questo disco con la band con cui facciamo il tour e – in seguito a una collaborazione con Tricarico – con il suo produttore artistico Marco Guarnerio, perché ci sembrava molto vicino a quello che facevamo noi.

In Nostalgia vi cimentate per la prima volta con il rap.
Volevamo fare un pezzo rap anche se inizialmente la base non lo era, l’abbiamo messa alla fine perché ci stava bene. Oggi va molto di moda come genere, ma in realtà la nostra è più una parodia.

In questa canzone non sembrate troppo entusiasti del progresso tecnologico musicale: secondo voi che cosa ha tolto alla musica?
Sicuramente adesso c’è un oceano di gruppi che escono ogni giorno, ed è una cosa buona, però viene a mancare la qualità: perdiamo più tempo, noi per primi, su Facebook invece di lavorare su un pezzo, ma perché siamo costretti. L’interazione sul web ormai sembra dover andare di pari passo con la musica, ma secondo me non è una cosa molto positiva.

Non voglio dire invece è una critica allo star system?
Parla di una commessa che aspira a diventare velina. È una metafora per dire che nella vita di tutti i giorni per arrivare a certi risultati bisogna scendere a compromessi, e il riferimento al mondo dello spettacolo era per noi l’immagine più adatta e diretta.

Voi avete sfiorato le lusinghe del mondo dello spettacolo subito dopo il passaggio a X Factor
Ci erano arrivate tante proposte anche grosse a livello televisivo ma non ci calzavano bene. Qualcuno ci aveva preso per comici, cosa che non siamo. Volevamo fare un percorso musicale e quindi dopo X Factor abbiamo intrapreso un tour in tutta Italia per far vedere com’era davvero il nostro progetto.

Dopo un tour di oltre 100 date nel 2015 come vi siete preparati ad affrontarne un nuovo? Quali sono le aspettative?
Abbiamo avuto modo di lavorare di più sul live: questa volta avremo anche una scenografia e delle luci, abbiamo investito un po’ di più rispetto all’anno scorso. Canteremo tutti i brani vecchi e quelli nuovi, poi ci piace improvvisare quindi ogni spettacolo sarà diverso. Fino a maggio suoneremo nei club del centro e nord Italia, poi partirà il tour estivo nelle piazze e nei festival. Speriamo che anche quest’anno si suoni tanto e che il concerto piaccia. Ora vediamo che la gente si è affezionata veramente a noi. Per ora abbiamo fatto tre date e siamo molto soddisfatti in questo senso.

 

Immagine di copertina: Niko Giovanni Coniglio

Emanuele Corbo




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